08-02-2014, 02:01
Bruno, lo avevo scritto già in un altro 3D (forse è quello indicato da Cavallone) è una storia già vista, un film alla centesima replica...
si inizia per giocare, senza rating, pochissime regole, poi l'anno dopo devi iniziare a mettere qualche paletto, l'anno successivo altre regole paletti e costi, alla fine il giocattolo si rompe, fine delle regate fino a quando qualche coraggioso ci riprova ed il giro riparte.
In più con il tempo che passa UVAI, FIV, (adesso anche demanio) ci si mettono a complicare la cosa inserendo il fattore Euro.
Per la classe libera in reale continuo a sostenere che non è percorribile con le nostre flotte poco numerose, fortemente disomogenee (barche disperatamente diverse per tipologia, età e dimensioni). Soprattutto perché non riuscirai mai a mettere d'accordo gli armatori che troveranno sempre qualcosa da argomentare perché la loro barca o la tal barca avversaria non debba o meno appartenere a quella o quell'altra classe. O meglio non troverai mai un metodo univoco, inconfutabile e soprattutto efficace per dividere le barche in classi in cui possano correre alla 'pari' che gli armatori possano accettare.
la soluzione tutto sommato è quella di Capitana (fintanto che la FIV glielo faceva fare) dove con una formuletta maldestra l'organizzazione sopperisce con un proliferare di mille classi e sotto classi cercando di raggruppare le barche in maniera più omogenea possibile, risolvendo anche un altro importante problema: tutti prendono una coppa
si inizia per giocare, senza rating, pochissime regole, poi l'anno dopo devi iniziare a mettere qualche paletto, l'anno successivo altre regole paletti e costi, alla fine il giocattolo si rompe, fine delle regate fino a quando qualche coraggioso ci riprova ed il giro riparte.
In più con il tempo che passa UVAI, FIV, (adesso anche demanio) ci si mettono a complicare la cosa inserendo il fattore Euro.
Per la classe libera in reale continuo a sostenere che non è percorribile con le nostre flotte poco numerose, fortemente disomogenee (barche disperatamente diverse per tipologia, età e dimensioni). Soprattutto perché non riuscirai mai a mettere d'accordo gli armatori che troveranno sempre qualcosa da argomentare perché la loro barca o la tal barca avversaria non debba o meno appartenere a quella o quell'altra classe. O meglio non troverai mai un metodo univoco, inconfutabile e soprattutto efficace per dividere le barche in classi in cui possano correre alla 'pari' che gli armatori possano accettare.
la soluzione tutto sommato è quella di Capitana (fintanto che la FIV glielo faceva fare) dove con una formuletta maldestra l'organizzazione sopperisce con un proliferare di mille classi e sotto classi cercando di raggruppare le barche in maniera più omogenea possibile, risolvendo anche un altro importante problema: tutti prendono una coppa
