IanSolo
Vecio AdV
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Fotovoltaico, alternatore e ripartitore attivo
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che il set di uscita più alto del fotovoltaico inganna l'alternatore, ma che in realtà la batteria non sia completamente carica, cioè che la tensione sulla batteria è quella del fotovoltaico e non quella propria della batteria, che invece richiederebbe ricarica.
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Questo sarebbe possibile solo per una batteria con alta resistenza interna (batteria in pessime condizioni), in ogni caso i controlli di ricarica siano essi di qualsivoglia tipo tengono conto solo della tensione finale e se questa e' raggiunta la carica viene considerata completa.
Un'altra considerazione va fatta osservando che i regolatori degli alternatori sono progettati per ricarica a tensione costante e tarati per una massima tensione corrispondente alla tensione di 'floating' (ovvero di mantenimento) della batteria e che a tale tensione il 100% di carica si raggiunge solo in tempi infinitamente lunghi, cio' e' scelto in considerazione che una vettura o un mezzo a motore ha il sistema di ricarica permanentemente attivo e non c'e' alcun motivo di spendere per regolatori piu' intelligenti.
Quando un regolatore di tale tipo si trova ad aver a che fare con una batteria completamente carica semplicemente non eroga piu' corrente, e' la normalita'.
I regolatori dei pannelli solari invece portano la ricarica a tensioni piu' alte per garantire l'immagazzinamento di energia il piu' vicino possibile al 100% e superano quindi il limite imposto agli alternatori, questo e' un pregio, non un difetto! (come stava scritto su certe scatolette di carne tanti anni fa).
Tale logica si puo' alterare, tutto si puo' fare, ma non mi sembra vantaggioso, anzi!
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20-02-2014 17:35 |
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