gc-gianni
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Staccare il carica batterie da banchina
aggiungerei:
- corrosione galvanica e relativa protezione catodica, con l'indeterminazione del comportamento dei vari metalli alla corrosione in diverse condizioni ambientali di temperatura salinità o altri elementi chimici nell'elettrolita
- scariche atmosferiche e protezioni per fulminazioni, che è solo sperimentale e non calcolabili teoricamente per l'eterogeneità del tipo di formazione delle tensioni atmosferiche
- disturbi sulle reti, filtri ed armoniche che interferiscono sulle apparecchiature elettroniche
- protezioni contro elettrocuzioni e messe a terra, includendo l'indeterminazione dei paratri letali per il corpo umano che non possono che essere determinati per casistica.
- impianti con pericolo di esplosione ed incendio, dove tutto si basa su 'probabilità' di formazione di miscele esplosive in funzione del tipo di apparecchi della composizione dei materiali pericolosi e loro concentrazione nell'ambiente a seconda della ventilazione, influisce anche il grado di sorveglianza dell'impianto.
ma il discorso non è tanto sulla difficoltà di affrontare i problemi perchè non dimostrabili scientificamente, ma nella difficoltà di determinare i parametri in gioco, come tipo e dimensione, quando si hanno fenomeni elettrici transitori in impianti dove induttanze, capacità ed impulsi di corrente e tensione si interlacciano ed interferiscono tra loro, e che sono rilevabili solo sperimentalmente e non teoricamente.
c'è poi anche la difficoltà di individuare con quale concomitanza e combinazioni di guasti o difetti contemporanei può essere soggeto un impianto. ecc. ecc.
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08-03-2014 06:17 |
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