IanSolo
Vecio AdV
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Staccare il carica batterie da banchina
Tutto e' calcolabile, almeno in termini probabilistici, e nulla e' valutabile in modo assolutamente deterministico ma per questo non dobbiamo crearci limitazioni non sufficentemente suffragate da valutazioni obbiettive, il fatto che qualcuno abbia avuto un incidente dopo aver traversato la strada percorsa da un gatto nero non rende quel caso una certezza di pericolsita' dei gatti neri (ma e' del tutto libero di crederlo e di cambiare percorso se vuole ma non di spingere altri a fare lo stesso).
Nello studio di un problema non ci si deve nemmeno preoccupare di estendere l'analisi troppo al di fuori del normale ambiente in cui si manifesta il fenomeno altrimenti arriveremmo a dover introdurre pure le influenze astrali (nuovamente si e' del tutto liberi di pensarlo ma non di pretendere che altri lo credano).
Pertanto il ragionamento si deve concentrare sul caso piu' diffuso e piu' normale ovvero, scendendo al caso che qui discutiamo, se in uno sparuto numero di casi e' capitato un incidente tecnico ma nella stragrande maggioranza non e' accaduto nulla e' chiaro che, pur valendo il concetto dell'estrema cautela, non si puo' applicare de facto il principio che ci si trovi in una situazione che richieda cautele che si puo' arrivare a definire esagerate.
Nella progettazione di sistemi ed apparati ci si avvale di parametri che sono desunti dall'osservazione del comportamento dei componenti (siano essi di qualunque tipo) e su base statistica se ne e' definita la caratteristica di impiego, per esempio la massima corrente sopportabile da un conduttore e' stata definita dall'osservazione di quanti conduttori sottoposti a diverse correnti a diverse temperature in diverse condizioni hanno resistito sufficentemente a lungo nel tempo e questa e' una semplice informazione statistica che contempla (sempre statisticamente fra tutti i casi possibili) anche il caso di un conduttore malamente installato o malamente costruito che finisce per cedere durante il suo impiego. Questo piccolo numero di anomalie possibili puo' non piacerci ma esiste e non per questo nei nostri impianti installiamo cavi con sezioni enormi o rifiutiamo di collegarci alla rete elettrica nel remotissimo (pur se reale) timore che qualcosa produca danni.
Nel caso in questione il mio ragionamento e le semplici indicazioni tecniche fornite tendono a spiegare che il timore di avere danni nell'accendere il motore con il caricabatterie attivo non trova che un labilissimo fondamento basato su qualche caso raccontato e non esaurientemente documentato in contrasto con la pratica tecnica sulla quale e' stato basato il progetto degli stessi apparati che, ovviamente, ha tenuto conto dei fenomeni paventati (credici, conosco bene uno dei maggiori costruttori italiani di questi apparati e i suoi prodotti e, tramite lui, i prodotti della sua concorrenza).
Come altri hanno detto ritengo opportuno che la discussione (che considero da parte mia comunque esaurita come argomenti da portare) rimanga qui, aperta sul Forum sia per permettere a chi legge di farsi una propria opinione sia per consentire a chi e' preparato di portare ulteriori informazioni sia anche per lasciare spazio a chi vuole di fare i commenti che gli vengono in mente.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-03-2014 07:19 da IanSolo.)
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08-03-2014 07:16 |
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