Il manuale dice:
'The NASA Navtex Engine is a two-channel receiver (518KHz and 490Khz) for small boat
use and is supplied complete with an antenna and display software. The Engine is
designed to be run continuously, and to have the stored Navtex messages downloaded at
intervals into a PC. It stores approximately the last two days-worth of messages. The PC
does not have to be permanently connected.'
che tradotto:
'Il 'NASA Navtex Engine' è un ricevitore a due canali (518KHz e 490Khz) per impiego su piccole imbarcazioni fornito con un software, antenna e display.
Il 'NASA Navtex Engine' è progettato per funzionare continuamente e per memorizzare i messaggi Navtex scaricabili poi a intervalli in un PC.
Puo' memorizzare approssimativamente gli ultimi due giorni di messaggi ricevuti.
Il PC non deve essere collegato permanentemente.'
Questa descrizione farebbe intuire che i messaggi non vengano continuamente trasmessi alla porta RS232 ma che, essendo memorizzati, debbano essere richiesti mediante stringhe di comando da inviare al ricevitore. Il software da loro fornito lo fa sicuramente e per avere il pieno controllo con altri applicativi e' necessario utilizzare il protocollo di tali comandi che non e' spiegato nel manuale (NASA Marina fa discreti apparecchi ma scrive manuali veramente troppo scarni).
Ammesso che il ricevitore invii comunque i messaggi ricevuti immediatamente alla porta RS232 si potrebbe certamente utilizzare un simulatore di terminale (Hyperterminal o altro) ma, non utilizzando i detti comandi, ci si perde il (grosso) vantaggio della memorizzazione e si e' costretti ad avere il computer sempre acceso e collegato per non perderne alcuno.
Comunque qualcuno ha gia' avuto il problema e qui hanno pubblicato una buona descrizione del completo protocollo (in inglese, 'sorry'):
http://www.ybw.com/forums/archive/index....42995.html
Da quest'altra descrizione, alla sezione '3', si scopre invece che i messaggi vengono anche inviati immediatamente, e' quindi possibile l'utilizzo di un simulatore di terminale fermo restando il fatto che il computer deve restare sempre acceso e collegato.
Volendo utilizzarlo con Linux suggerirei (evitando la complessita' dell'invio dei comandi) di usare il loro software facendolo girare con 'Wine' (l'applicativo che permette ai SW Windows di lavorare con Linux).
Naturalmente quanto riportato e' frutto di un'analisi e non di prova diretta, sarebbe bene poter avere una verifica 'sul campo'.