bradipo
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Cima nell'elica
L'esperienza è il nome che diamo ai nostri errori.
Sabato mattina, unico in banchina, la lascio con il vento da Sud.
Butto in acqua le cime in acqua e tento di far risalire la prua, facendo perno sulla bitta sinistra di poppa e con motore in avanti al minimo.
Qualcosa non va, la barca non si traversa ma si sposta tutta sottovento, cercando una maggiore spinta dò un colpo di acceleratore, ed il motore si spegne. Immediatamente mi rendo conto che ho preso la trappa della cima di dritta (sottovento) nell'elica.
Scendo, libero la cima che non risulta tagliata, anche se l'ultima parte la devo togliere con un colpo deciso verso il basso perché stretta tra il collo del piede e l'elica.
L'elica sembra girare bene.
Su consiglio di un amico rimetto le cime di poppa, faccio girare l'elica un pò e poi scendo di nuovo a controllare se gira e se balla. Non sembra che ci siano danni.
Esco, faccio un bel w-e e torno in porto. Il tutto intervallato dal costante controllo dell'olio dell's-drive.
Mi sono reso conto di alcuni errori:
La trappa (8 mm), conservata sulle draglie per evitare che si riempa di schifezze, si è asciugata a tal punto da restare a galla/mezz'acqua più del dovuto e dell'atteso.
La velocità di partenza è stata troppo bassa per il vento che, non eccessivo, già colpiva tutta la fiancata della barca.
Altre esperienze sono ben accette per capire quanto ho sbagliato, e quanto ho rischiato nell'uscire.
Secondo i portuali le cime entrano facilmente nelle eliche e solo poche volte creano danni, vorrei essere rassicurato (Se possibile) anche da voi.
Usa tutto quello che hai, fai tutto ciò che puoi
Tenete voi i piedi per terra! Io voglio andare per mare.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-07-2011 01:58 da Trixarc.)
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27-06-2011 23:53 |
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