05-11-2012, 00:22
Volevo raccontare un fatto capitatomi una ventina di anni fa e al quale non ho mai saputo dare una risposta. Stavo finendo una 500x2, eravamo andati male, non vincemmo neanche la classe, passato Rovigno mancavano 40 ml. a Caorle, si procedeva con randa 2 mani e fiocco da tempesta, vento da N/E sui 30 nodi, onda da sud lunga sul metro e mezzo e quella N/E viva del vento. La barca era sempre la solita'INES' 13,72 ft., 11 al gall., larg. 3,45 disloc. 4,5 ton. Le vele non erano regolate come al solito, la randa era molto svergolata e ogni tanto in penna fileggiava, ci sarebbe voluta la terza mano, ma in quel modo scaricava e limitava lo sbandamento e non avevamo voglia di ridurre perchè dicevamo, siamo al centro tra poco mollerà, Il fatto strano era che il reale era a proravia del traverso. Io ero al timone il log mi dava una media di 8 nodi, il mio compagno era sotto guardava gli strumrenti e mi disse che facevamo 10 nodi, io non ci credevo con il vento a prua del traverso non era mai successo, aveva ragione impiegammo esattamente 4 ore all'arrivo, rimasi sempre io al timone perchè lui non voleva mettersi la cerata e come al solito stava facendosi bello per l'arrivo. Il vento diminuì a 2 miglia da Caorle. Ho pensato alla corrente a favore ma 2 nodi sono troppi, anche perchè arrivando a Caorle andava verso S/O. Forse la randa svergolata molto ci ha dato quella velocità. Con la stessa barca al lasco si tengono i 12 nodi di media e in popppa piena si fanno punte oltre i 20 nodi, Mentre di bolina max 6,5. Secondo voi potrebbe esser stata la randa regolata in quel modo? Saluti e ditemi la V/S oppppppppinione.
