luciano sanna
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Bussole, regate e banchina
Purtroppo il Mar Ligure in bonaccia ha il grande difetto di farci diventare tutti dei velisti a parole e dato che non ci sono i mondiali di calcio, diventiamo tutti dei Russell Coutts di provincia.
Dunque, la discussione verte su quelle bussole piccole tascabili e da tenere al collo per rilevare le altre barca in regata.
Facciamo alcune ipotesi:
- due barche partono insieme e fanno i due bordi opposti di bolina; io traguardo l'altra barca ed è a X gradi bussola, poi la traguardo dopo un quarto d'ora e può succedere che:
a) si trova negli stessi gradi bussola di prima (significa che nessuno perde o guadagna rispetto all'altro e i due bordi sono 'simmetrici')
b) ha meno gradi bussola rispetto a prima e rispetto al punto ipotetico di boa o incrocio (ad esempio, se dovessimo andare per 360° giusti e lui all'inizio era a 320° poi alla seconda lettura diventa 310°, significa che ha avuto uno scarso e si è allontanato, ma solo se io sono mure a sinistra sulla parte destra del campo)
c) ha più gradi bussola rispetto a prima e rispetto a boa o incrocio (ad esempio, tenendo sempre conto che l'incrocio o la boa sia a N esatto, se prima era a 320° e adesso lo leggo a 330°, significa che ha avuto un buono, un destro, e che ha guadagnato rispetto al vento, ma sempre se io sono nella parte destra del campo)
Per i lati di poppa vale lo stesso identico discorso.
Ma se io sono nel lato sinistro del campo, se l'avversario ha meno gradi bussola, significa che ha guadagnato, mentre se ha acquisito gradi, vuol dire che ha avuto uno scarso.
In pratica la lettura della bussola, per capire su un'altra barca ha guadagnato o perso rispetto alla nostra rotta, va fatta in relazione di dove sia il punto di incontro e quindi il 'più gradi' o 'meno gradi' dell'avversario è relativo all'incrocio o boa.
E' esatto o c'è qualcosa di sbagliato?
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20-07-2013 18:32 |
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