C'è un fatto cruciale su cui non riesco a trovare una risposta univoca.
Ho seguito i cavi di bordo e guardato gli schemi ma non sono comunque sicuro.
A motore acceso l'alternatore gira e produce una tensione che per semplificare è attorno ai 14 volt. Il che riversa nelle batterie (che hanno una tensione variabile tra 11 e 13, sempre per semplificare) un certo numero di ampere a seconda di quanto tempo sta acceso l'alternatore e di che potenza eroga.
Supponendo che la batteria motore sia completamente carica e il ripartitore di carica funzionante la corrente va tutta nella batteria servizi.
Tutte le utenze di bordo sono attaccate alla batteria servizi, e non c'è connessione diretta con l'alternatore.
Allora cosa succede esattamente quando ad alternatore acceso attivo una delle utenze?
Per esempio il salpa-ancore.
Supponiamo sia da 1200 W. Che a 12 v fanno 100 A/h. E lo tengo acceso per assurdo mezz'ora filata. MI dovrebbe ciucciare 50 A.
Da dove li prende questi benedetti 50 A?
Dalla batteria, che perde 50 A ma ne riceve nel frattempo altri a seconda della potenza dell'alternatore? Se ad esempio ho un alternatore cosiddetto da 70A quello butta 70A/h nella batteria, e allora usando i 50A per il verricello in mezz'ora ne perdo solo 50-35=15?
MA se per assurdo uso un'utenza (che so il phon nucleare) da 250 A/h e ho l'alternatore da 70 A acceso in un'ora la batteria scende comunque di 250-70=180A?
Cioè, repetita iuvant, non esiste alcun collegamento diretto diretto alternatore-utenze ed è un fattore sempre di carica e scarica indipendenti o invece cè un misterioso collegamento che non conosco?
Da quando avevo 7 anni mi hanno insegnato che il salpa ancore si usa a motore acceso. E ho metabolizzato che la corrente andava direttamente dal motore al salpaancore. Ma in realtà, pensandoci da adulto, non è affatto così? O sì?


