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Nonostante abbia trascurato il povero Pretorien, in effetti quest'inverno ho preferito sciare, finalmente ho fatto la prima navigazione.
Abbiamo lasciato il porto dell'Assonautica di La Spezia che ci ha ospitato fino ai primi di maggio per raggiungere l'ormeggio, chiamiamolo definitivo nel Marina di Salivoli.
In inverno con calma ho:
-Posizionata la nuova cucina Techimpex, tutta inox
-Montato un nuovo caricabatteria elettronico e sostituita una batteria
- rifatto completamente l'impianto 220 V internamente e cambiando la presa esterna con una professionale.
- completata la sostituzione o il miglioramento delle attrezzature di coperta
- rifatto l'impianto idraulico sia in cucina che in bagno, popmpe etc.
sono diventato matto perchè non arrivava l'acqua dai serbatoi, poi dopo varie prove ho scoperto dove era il problema.
- sistemato perdita da un serbatoio inox dell'acqua, era il gruppo del sensore di livello, dove alcune viti spanate non tenevano.
-montato easy jacks e easyback risistemato
Più altre piccole cose varie.
Il trasferimento a Salivoli purtroppo è stato fatto tutto a motore, fra venti leggerissimi e calma piatta.
Ho provato a usare le vele ma con 5/6 nodi c'era poco da fare, non potevo permettermi di andare a max 4 nodi, comunque c'è stata una sorpresa positiva, la randa che temevo fosse rovinata e da cambiare invece si è rivelata di buon taglio (Quantum) e ancora in perfetta forma, solo sporca per il periodo passato, anni, nell'easy bag, abbandonata, è quasi un miracolo.
Anche l'elettronica funziona, il pilota Raymarine ci ha guidato impeccabile, solo il gps non funziona più bene, però era un vecchio Garmin con schermo in bianco e nero, che era comunque destinato alla sostituzione.
Il motore, un Volvo Penta 2003, rifatto dopo 3500 ore (poche) e con 85 ore al nuovo contaore, ci ha portato senza problemi a 2200/2300 giri a destinazione.
Ci abbiamo messo 12 ore da La Spezia a Salivoli a una media di ca 6,5 nodi ( sono ca 80 mg).
Quello che mi ha colpito è la manovrabilità della barca in marcia indietro, nonostante il timone su skeg e un elica a due pale fisse, è neutra all'inserimento della marcia e perfettamente manovrabile.
Adesso devo continuare, siamo sempre in "working in progress".
prossimi lavori:
- sosituzione dell'insonorizzazione vano motore
- verniciatura dei paglioli
- verniciatura della coperta
- devo montare rubinetto con pompa a mano in cucina ( finalmente l'ho comprato)
e poi devo attaccare con le parti in teak del pozzetto, sopratutto quelli che rivestono il paramare dove sono montati i whinch.
Parlando poi dei winch, i due del genoa sono Lewmar self tailing, ma solo 44, che con un genoa di 52 mq sono sottodimensionati, ci vorrebbero almeno 2 48, se vedete 2 Lewmat 44 in vendita nel mercatino sapete perchè.
Bene, come vedete come restauro va un pò per le lunghe e non è una cosa da manuale come quello di Avel, ma così mi tengo occupato per qualche anno, almeno, a voler vedere i lavori in barca non sono mai finiti e poi a vederlo riprendere vita ci si affeziona...
Ecco qua il Pretorien nella sua nuova sistemazione a poco più di mezz'ora dalla mia casa toscana
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