considerazioni sulle sollecitazioni delle chiglie
#15
(30-08-2014, 20:10)ZK Ha scritto: sopporta le onde? quali sono le velocita relative, prima dell' onda e dopo? in quanti metri ilo rallentamento?
vediamo se interessa sapere che differenza c'e' tra una barca che batte sull' onda ed una che ci passa morbida... dal punto di vista della chiglia intendo.

sta storia del "passaggio morbido sull'onda" a mio avviso è in buona parte una leggenda/quaquaraquà per i giornaletti di vela, o comunque non se ne puo' fare un trattamento matematico stretto.
Da un lato si ha una struttura di barca (volumi, pesi, loro relative distribuzioni) relativamente fissa e determinata (salvo spostare pesi, ecc), tale insieme viene invece a interagire con una struttura di onda che è definibile solo in modo statistico, uno "spettro d'onda" composto da frequenze (ossia lunghezze) e altezze distribuite statisticamente in modo potenzialmente molto diverso da caso a caso.

In altre parole, quando il bollettino (o l'osservazione diretta) dice "onda 2m", puo' trattarsi di stati del mare significativamente diversi, dai 2m di onda significativa derivanti da una brezza fresca vivace bella stesa di una ventina di nodi (onde che probabilmente vanno da 3-4m a 1-1.5m di altezza singola), a magari 2m di onda lunga con un'uniformità molto maggiore.
Cosa deve "reggere" la chiglia ? nove onde di 2m e una di 2.1m? oppure tre di 2m, tre di 1m, tre di 3 e una di 4m ? (Distrubuzione di freque"nza forzosamente deformata).
Per le navi si usano (usavano?) degli spettri normalizzati, per le barche a vela mi sembra un po' una forzatura, vista la differenza nelle situazioni che una barca a vela -anche con utilizzo domestico- puo' trovarsi ad affrontare nelle uscite fatte da un giorno all'altro.


E, almeno nei disegni sopra, si sta parlando all'ingrosso di sforzi applicati sulla chiglia, non di quelli che la chiglia poi applica sullo scafo a seconda di come ci sia attaccata, e li' i fattori 5x e 10x volano...
Ritorna un po' il vecchio discorso degli skeg, tutti a dire "oh il timone con lo skeg è più sicuro", il che in assoluto è un nonsenso: dal punto di vista tecnico si puo' fare un timone senza skeg che "regge" altrettanto bene di uno con lo skeg, solo che costa molto di più quindi chi toglie lo skeg elemosina poi sui dimensionamenti, poi toh gli assi si piegano e tutti a dire che bello lo skeg mentecatto chi non ce l'ha.
Come dire "un belin di casa deve avere la colonna per sostenerlo sul bordo esterno"... quanti ce ne sono che stanno su solo come terrazzi buttati in fuori senza colonna a sostenerli ? Smile
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RE: considerazioni sulle sollecitazioni delle chiglie - da rob - 30-08-2014, 21:00

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