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considerazioni sulle sollecitazioni delle chiglie
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Luigi.gazzotti Offline
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RE: considerazioni sulle sollecitazioni delle chiglie
(31-08-2014 01:07)matteo45 Ha scritto:  credo che la forma dello scafo sia importante, e il "passaggio morbido sull' onda" non sia una cosa da quaquaraqua. Le sezioni piatte a prua, anche se offrono maggiori spazi interni, non solo permettono in generale una migliore bolina, ma anche un passaggio migliore sull' onda.

quoto al 100%, da piccolino si andava in crociera con uno S&S 24 ton a chiglia lunga (timone insieme a chiglia) 4/5 m di slanci su 14 m di barca e la bolina con mare era morbida, un pò bagnata ma quasi rilassante, ora o meglio fino a ieri ho avuto un 14 m di carbonio di 9 ton fondo piatto, pinna con bulbo etc. e di bolina con mare forte era impossibile stare sotto coperta dalle botte che dava saltando sulle onde, ogni volta sembrava di sbattere contro un muro poi magari si era più veloci però all'inizio che stress, poi ci si abitua a tutto

Direi che tagliare un'onda infilandoci dentro la prua rallenta in maniera progressiva e non genera variazioni inerziali sensibili e relativi sforzi.

Le barche plananti in bolina si alzano su un'onda e volano su quella successiva, il botto della carena quasi piatta quando atterra dipende dalla forma, tipo, lunghezza etc. dell'onda e forse ancor più dalla bravura del timoniere nel saper interpretare andatura e moto ondoso (e nel resistere allo stress delle pacche che comunque arrivano)
In questo caso le variazioni inerziali sono forti/fortissime, neanche tanto nella direzione dell'avanzamento (dopo la pacca la barca non rallenta sensibilmente) ma più che altro nella direzione verticale uscendo da un'onda (senza tagliarla) e atterrando sulla successiva.

Tutto per dire che si gli sforzi inerziali sono varie volte maggiori di quelli statici, non come andare a scogli (dove la velocità si azzera) ma simili. Tutto questo viene ampiamente considerato nella progettazione di chiglie (con e senza bulbo) e corrispondenti rinforzi degli scafi di solito con fattori di sicurezza pari a 2 o 3 o anche più alti

Quando nascono problemi e la chiglia se ne va per conto suo, non è tanto per una progettazione che non ha tenuto conto di chissà quale tipo di onda o sollecitazione ma di una realizzazione non conforme al progetto, almeno nel maggior numero di casi
31-08-2014 11:09
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RE: considerazioni sulle sollecitazioni delle chiglie - Luigi.gazzotti - 31-08-2014 11:09

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