26-10-2014, 14:53
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-10-2014, 14:54 da stefano702.)
Una volta le doghe delle coperte in teck, oltre ad essere incollate (con sikaflex o similari) venivano anche avvitate, facendo penetrare la vite un pò sotto il livello di calpestio.
Tale dislivello, veniva poi ricoperto incollando dei tappi sempre in teck.
Nel tuo caso, bisognerebbe vedere quanto teck è rimasto, non è detto che perchè si intravedono le viti la coperta sia finita.
Può darsi che ci sia ancora abbastanza materiale, a quel punto basterebbe togliere le viti, sfondare un pò la sede delle teste, rimettere le viti e ricoprire ancora il dislivello con dei tappi di teck.
Adesso le coperte si realizzano incollando le doghe con resina epossidica e non servono più le viti.
Tale dislivello, veniva poi ricoperto incollando dei tappi sempre in teck.
Nel tuo caso, bisognerebbe vedere quanto teck è rimasto, non è detto che perchè si intravedono le viti la coperta sia finita.
Può darsi che ci sia ancora abbastanza materiale, a quel punto basterebbe togliere le viti, sfondare un pò la sede delle teste, rimettere le viti e ricoprire ancora il dislivello con dei tappi di teck.
Adesso le coperte si realizzano incollando le doghe con resina epossidica e non servono più le viti.
