(19-11-2014 00:20)aljaba49 Ha scritto: ma se il layer collaborativo comprendesse anche l'ora, non si potrebbe ovviare alla mancanza di riferimenti alle maree? certamente i dati rilevati dovrebbero essere elaborati... per ricostruire poi un dato che potrebbe anche essere solo la conferma di quanto riportato sulla carta... e ben venga!
per potere indicare un dato *significativo* di sonda sulla carta è (molto) più complesso. Non è che gli istituti idrografici siano tutti perditempo, ma un'informazione di qualità necessita di un enorme numero di misure effettuate con uno stesso standard. Primo problema le misure "personali" non hanno nessuno standard (tranne per chi le ha prese, fatto assolutamente non trascurabile). Secondo problema, l'asimmetria della domanda: al navigatore X tendenzialmente non importa se c'è *più* di TOTmetri di profondità, gli interessa che TOTmetri sia un minimo garantito: nel trattamento dei dati originari è tutto, tutto un altro discorso (e visto cosa sta venendo fuori con le carte collaborative penso si sia ancora molto molto lontani da un risultato su standard comprensibili a tutti).
La storia della marea è solo uno di tanti fattori biechi sul "credere alle carte elettroniche": per quanto cozzi con i quiz della patente

in europa ci sono anche un xxxsaccoxxx
certo numero di canali di approccio ai porti con boe rosse da lasciare tutte a destra in entrata
In sostanza, il discorso a me sembra cercare di voler offrire informazioni aggiuntive per definizione piene di errori per il momento inquantificabili (nel senso di scarti più o meno grandi dal valore indicato sui quali non hanno nessun controllo), rispetto ai quali l'utente medio non ha idea su come determinare la portata del dettaglio in termini di errore.
Uno va al casino e ha "l'esperto" che gli dice attento che forse esce 4.33 oppure 2.66, hai visto quanto sono preciso ?