19-07-2007, 20:45
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-07-2007, 20:47 da Gabriele.)
Oltre a ragionare, è molto utile studiarsi i casi in cui le barche sono andate perdute, e cercare di capire dove hanno sbagliato.
Un esempio ben noto sulle riviste di vela è quello di Cabo San Lucas di vari anni fa. Le barche erano in una baia ridossata, quasi tutte con ancora di prua e cima di poppa a terra, sopravvento. Il vento è poi girato, facendo entrare onda e le ancore hanno iniziato ad arare.
Quasi tutti hanno tentato di dare man forte all'ancora usando il motore in marcia avanti. Man mano che perdevano terreno, la cima di poppa si allentava, finiva nell'elica, e le barche finivano a terra (vd le foto di decine di barche spiaggiate, con la cima ancora nell'elica). I casi di motore che si ferma esattamente nel momento peggiore si sprecano anche in mediterraneo (vd. Paxo, l'anno scorso).
Morale: aiutati col motore, ma non dipendere da lui. Tieni sempre pronto un pezzetto di vela, e considera la costa SOTTOVENTO una padella con sotto la brace.
Un esempio ben noto sulle riviste di vela è quello di Cabo San Lucas di vari anni fa. Le barche erano in una baia ridossata, quasi tutte con ancora di prua e cima di poppa a terra, sopravvento. Il vento è poi girato, facendo entrare onda e le ancore hanno iniziato ad arare.
Quasi tutti hanno tentato di dare man forte all'ancora usando il motore in marcia avanti. Man mano che perdevano terreno, la cima di poppa si allentava, finiva nell'elica, e le barche finivano a terra (vd le foto di decine di barche spiaggiate, con la cima ancora nell'elica). I casi di motore che si ferma esattamente nel momento peggiore si sprecano anche in mediterraneo (vd. Paxo, l'anno scorso).
Morale: aiutati col motore, ma non dipendere da lui. Tieni sempre pronto un pezzetto di vela, e considera la costa SOTTOVENTO una padella con sotto la brace.
