09-02-2015, 14:39
(09-02-2015, 12:22)sailor13 Ha scritto:(09-02-2015, 08:46)RMV2605D Ha scritto: Antal dice che non lo fanno più, chissà perché!perchè ci sono i winch self-tailing con cui pui fare le stesse cose, e anche di più...
(09-02-2015, 10:57)ZK Ha scritto: .. e' perfettamente inutile usare materiali esotici con vele in dacron,magari triradiali, cosi come una vela in carbonio con la drizza che si allunga o il boma che si flette, e' un clamoroso controsenso.non sono d'accordo con te. Drizze e scotte sono il collegamento diretto tra vela e scafo e trasmettono potenza e sforzi dall' uno all' altro. Meno sono elastiche, e meno dispersioni e sforzi inutili ci sono, quindi il crocierista con la vela in dacron lo apprezzerà più del regtante con la vela in carbonio
ci sono due concetti da avere chiari:
una delle cose meno elastica che esiste e' l' elastico, quello classico di cucciu. un materiale elastico e' quello che dopo la sollecitazione recupera la sua lunghezza originaria, non essere elastici vuol dire non recuperare l' allungamento (non lo dico io, e' nella definizione di un tale hooke)
tutti i materiali si deformano, sia in compressione che in estensione sotto le sollecitazioni, (sempre hooke) ma lo fanno in modo diverso, secondo un modulo (stavolta young) e quel modulo per le fibre "esotiche" e' decisamente superiore a quello dell' acciaio, in specie di quello inossidabile.
nella realta se la drizza si allunga di molto si perde il vantaggio di avere una vela rigida, se la drizza e' rigida ma la vela no.. e' abbastanza inutile spenderci i soldi.. non parlo di cime di gomma, gia un buon poliestere ha un modulo sufficiente a garantire quanto serve ad una vela di dacron.. che spesso costa quasi come una drizza di quelle buone (e certo che la drizza buona migliore le cose.. io ne faccio una valutazione sul costo/beneficio.
mi rendo conto che questo e' un modo di giocare con le parole.
ciao
amare le donne, dolce il caffe.
