(16-04-2015 21:07)AdryGS35 Ha scritto: Lo sappiamo, è più rischioso l'approccio seguito dai ragazzi, ma non c'era alternativa. Spaccheranno quello che c'è da spaccare strada facendo, speriamo il meno possibile, sgratt sgratt per loro, ed il più presto possibile.
Il che fa rabbrividire e gelare le vene.
Voglio proprio vedere cosa succede nella malaugurata ipotesi di rompere, che so, il grillo del paterazzo (un insignificante oggettino di pochi centimetri e pochi euro che però ti fa disalberare) nel bel mezzo del pacifico (migliaia di miglia dal porto più vicino) rispetto ad esempio una navigazione in adriatico, che nella peggiore delle ipotesi, sei a 40nm da una qualunque delle coste di paesi, grossomodo, tutti sviluppati.
Io, e sia ben chiaro, sono il più neofita dei neofiti, con una barca acquistata a gennaio, mai provata, ferma da 3 anni e non proprio di primo pelo, se dovessi fare il giro del mondo cambierei tutto ciò che è critico, a prescindere: manovre fisse, prese a mare, boccole varie, etc etc.
Il "spaccheranno strada facendo" lo potrai pensare per una galloccia o lo stopper del rollafiocco (lo spacchi? amen, leghi la cima ad una sartia o una galloccia di ormeggio.
se provare la barca in condizioni estreme ma mari relativamente sicuri non era fattibile, secondo me non si sarebbe dovuto organizzare il giro del mondo.
EDIT: grillo, tenditore, o quel che ti pare, era un esempio.