quartodimarinaio
Nuovo Amico del forum
Messaggi: 22
Registrato: Apr 2015
|
RE: Collegamento Boetta Salvagente
La teoria afferma che la cima non serve perché il naufrago vi si appigli entro i 30 metri ma perché, tornando indietro e girando a spirale intorno al naufrago, egli possa afferrare in qualche punto la cima e successivamente (perché trainata dalla barca) l'anulare. Quando l'anulare sarà indossato, chi è in barca può provvedere a recuperare il naufrago ed avvicinarlo alla barca. Per poi farlo salire, magari aiutandosi con una drizza (fatta passare a cintura intorno al naufrago) e un winch. E' evidente che questo metodo non dà al naufrago la possibilità di avere subito un salvagente (se non già indossato) al quale attaccarsi in attesa che la barca torni indietro e cominci a girargli intorno a spirale. Ecco allora che è utile o avere un altro salvagente da lanciare immediatamente o, se assente, un parabordo può servire benissimo allo scopo. A seguire, altri parabordi o cuscini o qualsiasi cosa galleggi (la moglie non è considerata un galleggiante, purtroppo) per rendere più visibile la zona ove c'è il naufrago. Quindi, per me, la boetta va legata insieme all'anulare, così come la cima. Lanciando l'anulare in acqua e vedendo (di notte) dov'è grazie alla boetta, sia il timoniere che il naufrago sono facilitati nell'avvicinamento. L'altra estremità della cima, poi, va legata alla barca. Voglio vedere sennò a che serve una cima che galleggia da sola sull'acqua se non può essere utilizzata per far avvicinare il naufrago alla barca... Bene la cima dentro al tubo. Ma un capo legato all'anulare e l'altro ad un candeliere o ad una draglia.
|
|
06-06-2015 19:43 |
|