09-07-2015, 10:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-07-2015, 10:31 da Franzdima.)
Non è che è illegale il trasporto in sé, il problema è che oltre i 10 litri si presume che il carburante sia acquistato per fini commerciali e non uso privato e che quindi vi sia un'evasione delle accise sul carburante (ma con altri limiti è la stessa storia anche per le bevande alcoliche).
Lo so, sembra una follia ma è così.
Tra l'altro è discussa l'ammissibilità della prova contraria, cioè se sia o nono possibile dimostrare che il carburante sia stato acquistato in Italia da regolare distributore con conseguente pagamento delle accise.
In altri termini, la multa scatta, poi si può provare a fare ricorso per dimostrare che in realtà il gasolio è stato usato per fini personali (non commerciali) o che comunque sono state pagate le accise.
E' l'articolo 11 del grazioso D. Lgs. n. 504/1995, per chi volesse approfondire.
Applicandolo alla lettera non mi potrei portare più di 10 litri extra neanche in barca, non solo in macchina, e chi se ne frega se devo fare 500 miglia in bonaccia.
La domanda sorge però spontanea: ma allora perché le taniche di carburante da più di 10 litri possono essere vendute senza restrizioni?
E, soprattutto, perché devono rompere le palle su tutto?
Quasi quasi metto su un bel contrabbando di gasolio con la Francia, 40 litri per volta, con un risparmio di 15-20 centesimi a litro ho un patrimonio di 8€ come margine.
Certo, per portarlo alla barca tra andata e ritorno mi devo fare 1.000km ma sono dettagli.
Lo so, sembra una follia ma è così.
Tra l'altro è discussa l'ammissibilità della prova contraria, cioè se sia o nono possibile dimostrare che il carburante sia stato acquistato in Italia da regolare distributore con conseguente pagamento delle accise.
In altri termini, la multa scatta, poi si può provare a fare ricorso per dimostrare che in realtà il gasolio è stato usato per fini personali (non commerciali) o che comunque sono state pagate le accise.
E' l'articolo 11 del grazioso D. Lgs. n. 504/1995, per chi volesse approfondire.
Applicandolo alla lettera non mi potrei portare più di 10 litri extra neanche in barca, non solo in macchina, e chi se ne frega se devo fare 500 miglia in bonaccia.
La domanda sorge però spontanea: ma allora perché le taniche di carburante da più di 10 litri possono essere vendute senza restrizioni?
E, soprattutto, perché devono rompere le palle su tutto?
Quasi quasi metto su un bel contrabbando di gasolio con la Francia, 40 litri per volta, con un risparmio di 15-20 centesimi a litro ho un patrimonio di 8€ come margine.
Certo, per portarlo alla barca tra andata e ritorno mi devo fare 1.000km ma sono dettagli.
