La gassa si scioglie in fretta anche se bagnata, tirata, martoriata e strapazzata; e c’è un modo per farlo.
Le gasse sulla scotta, se fatte bene: una destra e una a sinistra (pochi lo sanno e ancor meno lo fanno), più difficilmente inciampano nella sartia quando si recuperano.
Nella gassa puoi velocemente far passare un cavo per dar volta ad un secondo winch, se sul tamburo di quello in servizio si accavalla la scotta (raro, ma succede ed è un bel match).
Le scotte con la gassa si possono girare ogni tanto, così si usurano uniformemente (e durano di più).
Eccetera.
Se l’anello di rinforzo è serio (= grande), il nodo di arresto deve essere veramente grande, quindi a più passate e scioglierlo bagnato è lunga.
L’impiombatura col grillo tessile, se c’è mare morto e senza vento, col tira e molla del fiocco si può sciogliere (è successo); un grillo metallico (grillone dato lo spessore dei rinforzi al punto di scotta) se lo si becca in faccia fa un bel male (e la redancia, anche da sola, scherza poco), e sbatacchiando qua e là, la sartia la trova e l’abbraccia con voluttà.
La scotta continua, variamente strozzata al centro, o è infilata direttamente nell’anello e non la si leva più, o chiede un grillo (vedi sopra); non si può girare, e se se ne rovina anche una banda, si ritorna alla scotta singola e al primo capoverso.
Comincio a credere che Bullo ci abbia preso: navigare è un oppppppppppppinione.