(31-08-2015 12:14)umeghu Ha scritto: A) lo scafo portato a gelcoat deve essere "abbastanza" (vedere interventi di Ksrmit in merito) asciutto.
Questo implica/può implicare qualche settimana di sosta sugli scali...mancato guadagno per il cantiere; che dovrebbe anche procurarsi un igrometro (e saperlo usare): "in short supply!".
B) L'osmosi il cantiere medio l'ha solo se tita raccontare dai venditori di "prodotti per la cura e prevenzione".
C) SANNO invece BENISSIMO che una barca con la CC per dieci anni non la vedono più.
Strenuo sostenitore della CC, ho da porre un quesito ( che comunque porro' anche agli inglesi e la cui risposta condividero' ): quest'anno (applicazione nel 2006) ho sperimentato un feroce attacco di serpulidi.
Dopo una accurata pulitura della carena, nell'arco di 4 settimane se ne (barca ferma) è riformata una discreta quantità, cosa mai successa prima.
Idee? Spiegazioni possibili?
Barca sempre a Mari a di Carrara
Quest'anno i serpulidi hanno attaccato alla grande, probabilmente la temperatura dell'acqua è stata un po' più alta ed a volte anche mezzo grado fa la differenza. Ma se Atene piange Sparta non ride, voglio dire che se la coppercoat un po' ha sofferto le antivegetative tradizionali sono state attaccate in maniera feroce, ho le barche dei miei vicini che hanno la foresta amazzonica sotto la carena.....
Io ho contenuto i serpulidi facendo regolari pulizie anche ogni 15 gg, l'ultima passata l'ho fatta con la lana d'acciaio e e sembra sia andata meglio forse perché ho scoperto un po' di rame che gli rimane indigesto. Ho comunque una carena spettacolare e la barca scorre che è una meraviglia.
Probabilmente il metodo a spruzzo rispetto a rullo dimostra tutta la sua superiorità in fase di pulizia, non c'è il minimo avvallamento o interstizio e basta una passata di scotch brite per pulire con efficacia.