09-09-2015, 23:50
Nina Boba, credo che più di così non si possa fare. Diciamo che ti han dato un quadro completo, come dici con un cablaggio così semplice da non aver bisogno di altro, su cui puoi mettere le mani senza grossi problemi. La funzione di misurare la corrente di uscita dell'alternatore non è stata proprio presa in considerazione per cui l'amperometro del quadro fa bene il suo compito progettuale, "correttamente"! Che poi si possa discutere sull'utilità dello strumento... si può fare.
Essendo in rifacimento il mio impianto, mi ero studiato un po' queste cose. Mentre la tensione la misuri con due cavetti da un paio di mm2, la corrente la si può misurare solo con uno strumento da mettere in serie al circuito, cosa che necessiterebbe di strumenti alquanto grossucci, oppure con lo "shunt", una resistenza di adeguate dimensioni, bella grossa ed in grado di sopportare le notevoli intensità di un impianto a bassa tensione e che si usa in maniera indiretta, tornando ad usare cavetti di diametro ridotto. Quindi ho scelto questa strada: lo shunt (del BM1/2 e degli altri strumenti analoghi, ce ne sono di diverse marche e prezzi) si mette immediatamente a valle del pacco di batterie che interessa monitorare e ai due capi si collegano tutti i cavi necessari. Il BM2 rimane sempre acceso perchè si crea una specie di storico dei consumi e spegnendolo si dovrebbe fare la taratura ogni volta che si riaccende. Però in un unico strumento ho raggruppato voltmetro e amperometro. Io la batteria motore la tengo completamente separata sia perchè è più piccola di quelle servizi, sia perchè la voglio carica per l'avviamento e di questa, il BM2 mi fornisce solo la tensione. Per ora sono soddisfatto. Per ora ho rifatto tutta la parte motore-alternatore-ripartitore-quadro e trasformato quasi tutte le luci a led, compreso fonda, motore e ponte. Prossimo step il quadro. Poi, alla bisogna, ripasso i cavi dei servizi.
BV
PS a parte il problemino con l'amperometro, mi sembra proprio un bel quadro: tutti magnetoidraulici, vero? Complimenti!
Essendo in rifacimento il mio impianto, mi ero studiato un po' queste cose. Mentre la tensione la misuri con due cavetti da un paio di mm2, la corrente la si può misurare solo con uno strumento da mettere in serie al circuito, cosa che necessiterebbe di strumenti alquanto grossucci, oppure con lo "shunt", una resistenza di adeguate dimensioni, bella grossa ed in grado di sopportare le notevoli intensità di un impianto a bassa tensione e che si usa in maniera indiretta, tornando ad usare cavetti di diametro ridotto. Quindi ho scelto questa strada: lo shunt (del BM1/2 e degli altri strumenti analoghi, ce ne sono di diverse marche e prezzi) si mette immediatamente a valle del pacco di batterie che interessa monitorare e ai due capi si collegano tutti i cavi necessari. Il BM2 rimane sempre acceso perchè si crea una specie di storico dei consumi e spegnendolo si dovrebbe fare la taratura ogni volta che si riaccende. Però in un unico strumento ho raggruppato voltmetro e amperometro. Io la batteria motore la tengo completamente separata sia perchè è più piccola di quelle servizi, sia perchè la voglio carica per l'avviamento e di questa, il BM2 mi fornisce solo la tensione. Per ora sono soddisfatto. Per ora ho rifatto tutta la parte motore-alternatore-ripartitore-quadro e trasformato quasi tutte le luci a led, compreso fonda, motore e ponte. Prossimo step il quadro. Poi, alla bisogna, ripasso i cavi dei servizi.
BV
PS a parte il problemino con l'amperometro, mi sembra proprio un bel quadro: tutti magnetoidraulici, vero? Complimenti!
Federico
