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Vecio AdV
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RE: sostituzione sartiame...e gli arridatoi?
non e' che io ne sappia molto, a Firenze l' unico sbocco occupazionale serio era mettersi a alvorare in FS e cosi nei corsi ti facevano studiare a ripetizione i problemi della fatica, sono stati scoperti indagando le rotture degli assi ferroviari e sempre d ali si riparte.
in pratica per "diversi milioni" di cicli su un pezzetto di fil di ferro senza arrivare a piegarlo (senza superare la fase elastica) ma agendo nei due sensi si arriva alla rottura, se lo fletti in senso solo non succede invece nulla.
negli assi ferroviari con la rotazione dell' asse le sollecitazioni sono cicliche sulla superficie dell' asse, trazione compressione trazione ecc. per generare fatica devi avere un ciclo di questo tipo, solo trazione o solo compressione non la produce (per fortuna) ma la sollecitazione potrebbe anche essere di rotazione una sollecitazione in senso orario ed una successiva in senso antiorario.
che io sappia le sartie in tondino soffrono di problemi piu grandi della fatica, le corrosioni.
ma detto tra noi, quando c'e' una ce' sempre anche l' altra e la fatica e' sempre un ottima scusa per giustificare una rottura perche appare sempre come una cosa cosi difficile da progettare che nessuno se ne prende la colpa. se in un arridatoio so saltati dei filetti o se i filetti sono deformati tocca cambiarlo, ogni trazione fa lavorare sull' angolo del filetto l' arridatorio a flessione, e questo non e' per nulla positivo, li ho visti letteralmente aprirsi in due col botto!
amare le donne, dolce il caffe.
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29-09-2015 18:39 |
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