Gregor76
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RE: S.O. 34.2 - Scotta randa "in mano"?
Innanzitutto lasciatemi ringraziare tutti.
Grazie per essere intervenuti in tanti e con tanto entusiasmo in questo mio primo post.
Cerco di rispondere un po' a tutti i suggerimenti ricevuti, spero di non dimenticare nessuno.
Naturalmente ho scritto "in mano" tra virgolette proprio perchè non mi sogno certo di gestire scotta e timone come su una deriva, ma la mia principale preoccupazione è quella evidenziata da alcuni, ovvero poter mollare rapidamente la scotta in caso di raffica senza lasciare il timone.
Navigando anche solo nel golfo di Follonica mi sono trovato con condizioni in rapida mutazione, tanto che sembrava di stare al lago.
Tra l'altro in condizioni di vento simili si presume ci sia anche onda, dunque l'autopilota di serie non sarebbe efficace.
A questo aggiungo che pur con tutta la dovuta prudenza - mani di terzaroli prese per tempo ecc - in generale non mi piace non avere il pieno controllo della barca.
Mi spiego: se le velo sono, come evidenziato correttamente in vari posto del forum, il "motore" della nostra braca, allora le scotte rappresentano in qualche modo l'acceleratore, giusto?
Ecco, forse sarò strano io, ma l'idea di avere l'acceleratore "bloccato" non mi piace affatto.
La poca esperienza che ho l'ho fatta con una barche piccole - meteor e first 24 - con le quali, anche da solo, avevo tutto sotto controllo: mi volevo fermare? Lascavo le vele è il gioco era fatto.
E' dunque evidente che passando ad una barca - per me - grande dovrò modificare completamente il mio approccio alla navigazione.
Non di meno non mi dispiacerebbe "risolvere" questi due problemi: lavorare sulla regolazione delle due vele contemporaneamente (con due soli winch non si può) e poter mollare la randa con estrema rapidità.
Il circuito "alla tedesca" mi risolve forse il primo problema ma non il secondo, soprattutto essendo i due winch sulla tuga e non essendoci la possibilità strutturale di aggiungerne altri due sul passamare a poppa.
Per lo stesso motivo non posso mollare rapidamente neppure il genova: sempre in tuga devo andare ad operare.
Dunque per poter quantomeno agire sulle due vele contemporaneamente - seppur lasciando il timone - la soluzione migliore sembra l'aggiunta del 3° winch in tuga come ha fatto edanade.
Resta il problema principale, poter mollare la randa rapidamente e senza lasciare il timone.
Ed è per quello che avevo pensato alla soluzione golfare+paranco in pozzetto.
Per questa modifica il problema del tavolo non credo si ponga: è smontabile e io lo tengo smontato nel gavone, tirandolo fuori solo quando pranzo o ceno in pozzetto (e in quei casi sgancerei il paranco).
Cmq appena posso vi posto le foto (io vivo a Milano, la barca è in Toscana, Scarlino).
Il mio timore è che volendo fare queste modifiche ma non essendo un tecnico non so davvero se sulla mia barca sia possibile o se invece non ci sia il rischio che il golfare non regga lo sforzo a cui verrà sottoposto. Inoltre e soprattutto non saprei a chi far fare la modifica.
Qualcuno di voi conosce un buon tecnico in zona Scarlino/Follonica che ne capisca e che potrebbe aiutarmi a valutare e nel caso a fare le due modifiche (aggiunta winch e golfare+paranco)?
Grazie ancora a tutti,
buon vento!
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07-10-2015 12:18 |
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