Gabriele
Senior utente
Messaggi: 1.220
Registrato: May 2007
|
Ormeggio, risacca e marea
Qualche commento e precisazione, cercando di essere obiettivi.
1) L'ormeggio all'inglese scostato da due ancore non è un accrocco improvvisato. E' una soluzione classica che si trova su quasi tutti i vecchi testi anglosassoni. Se ben realizzata, è una soluzione affidabile: in passato era la più frequente, per chi doveva lasciare la barca incustodita per qualche mese
(es. fuori stagione si vedevano varie barche inglesi lasciate a Levkas lato N, prima della costruzione del marina).
2) Al momento è una pratica in estinzione. Eliminata dal poco spazio, dalla scomparsa dei porti 'liberi' e dalla diffusione dei corpi morti. Oggi, se uno deve lasciare la barca, si organizza da prima e sceglie logicamente un porto con i corpi morti.
3) Che fare se la banchina non è perfetta? Questione di buon senso. Il punto di vista migliore è quello implicito in Masto e Masino: assumi direttamente il caso peggiore: questo deve essere sempre l'approccio nauticamente 'conservativo' da avere in tutti i casi dubbi.
4) Assumendo quindi il caso peggiore (ancore spedate, etc. ) cosa accade? A che altezza sono i pericoli? Rischio di finirci sopra con l'opera viva e perdere la barca? Rischio 'solo' di graffiare l'opera morta? Ci sono molti casi (vd. Pescasio) in cui si guadagna una posizione più sicura delle altre, e sarebbe un peccato rinuciarvi.
Nel caso concreto si sceglie conservativamente in base a questi elementi. e se non si è convinti si lascia perdere.
|
|
07-11-2007 00:53 |
|