L'avevo vista insieme ad uno dei soci del Cantiere Alto Adriatico.
Io ero a Monfalcone perchè ero andato a vedere e praticamente concluso l'acquisto del Freya, un 18 mt schooner costruito da Craglietto, questo si disegnato e costruito per viaggiare, tanto che il proprietario vi aveva vissuto per qualche anno ai Caraibi in attesa che si chiarisse una questione in Italia. Ne avevo anche parlato a lungo con Sciarrelli.
Poi fortunatamente sono rinsavito, ad una analisi più attenta dei costi di ristrutturazione e manutenzione, ho dovuto lasciar perdere, anche se a malicuore e ho acquistato un altra barca.
Una nota: sul Freya non c'erano particolari in inox, tutto in bronzo e ottone compresi i candelieri, quindi o li tenevi con il tipico colore verdastro dato dall'ossido oppure, ogni settimana dovevi lucidare gli ottoni, come una volta.
Ma guarda te... allora Cazzaniga è stato pure proprietario dell'Angelica II! le ha fatte passare tutte praticamente, per la gioia di Sciarrelli! in effetti anche vedendo il piano degli interni di Angelica IV non danno certamente l'idea che Cazzaniga sia uno che la barca la usa per la crociera. Così dici che Angelica III era abbastanza inabitabile? in che senso? a vedere il piano degli interni a me è sempre sembrata molto comoda! certamente non sfruttata al massimo delle sue possibilità, volendo su 18m ci si sarebbe potuto ricavare maggior spazio. E poi perché dici che l'armo non era dimensionato per lunghe crociere? Sciarrelli dice di aver seguito sempre la sua filosofia dell'albero a una crocetta senza volanti, e sosteneva che l'idea funzionasse senza il minimo problema! tu sai qualcosa che io non so e che il buon caro progettista ci ha nascosto?
Il Freya! ricordo le fotografie di quando era in vendita! mi sembrava che il piano degli interni fosse stato modificato in maniera abbastanza significativa rispetto al progetto originale di Sciarrelli.. o mi sbaglio? comunque barca davvero particolare, sicuramente un armo molto valido e una barca con la quale non si sarebbe passati certo inosservati! beh, Pegaso, più ti conosco e più mi piace il gusto che hai per le barche! spero davvero tu possa trovarne una che appaghi la tua voglia di bello! al massimo ci conto per venire a fare due bordi!
Ciao!
Quello che volevo dire rispetto all'armo, che è quello che poi diceva Sciarrelli, è che un armo a sloop o cutter su dimensioni importanti come quelle di Angelica comporta delle vele piuttosto grandi, se poi tieni conto che non c'era nessun ausilio, nè rollafiocco, nè randa steccata su carrelli, manovrare quelle vele e trasportarle non era cosa facile e presuppone l'esistenza di un equipaggio pagato.
d'altronde non si può stravolgere una barca così montando avvolgifiocco e magari avvolgi trinchetta e rotaia harken sull'albero in legno.
La risposta di Sciarrelli è sempre stata il frazionamento delle vele su due alberi, e la sua preferenza andava all'armo a schooner.
Mentre per dimensioni piu ridotte prediligeva come giustamente dici tu l'armo a cutter con singolo ordine di crocette e incappellaggio dela sartia di trinchetta appena sopra le crocette per evitare le sartie volanti.
Lui ha sempre differenziato nella sua progettazione le barche purosangue, eleganti, di classe, velocissime, nate per ricchi armatori che, diciamo la verità, le commissionano per loro piacere personale e un pò per esibirle da quelle che lui chiamava barche da viaggio.
Modifica del Freya: cucina spostata dal quadrato a prua a sinistra eliminando una delle cabine con letti sovrapposti, cucina più grande e vicina alla cabina marinai, scomoda nell'utilizzo normale perchè lontana da quadrato e pozzetto, buona se vuoi fare charter.
Interni dell'Angelica, io i piani non ce li ho, ma ti assicuro che non c'era una cabina armatoriale degna di questo nome e anche la zona cucina era risicata.