Non cambia nulla che il trasto sia in tuga o in pozzetto, in quanto una lunghezza di tre metri di trasto a fine boma corrisponde a 1.5m a metà boma, stessa apertura angolare del boma. Dal punto di vista delle regolazioni se è sufficientemente largo (quasi empre lo è) va benissimo anche sulla tuga.
Nelle barche da crociera viene spostato sulla tuga, non solo per liberare il pozzetto, ma anche per poter installare il bimini, che nonostante sia brutto e controproducente, in crociera è di una comodità estrema, sia per il sole che per la pioggia.
Invece sulle barche da regata, dove il bimini non esiste e dove niente è di intralcio, il trasto è meglio sia in pozzetto a fine boma, in quanto è più efficace, non tanto per la regolazione della randa, ma per la manualità dell'equipaggio, per una questione di ergonomia e di sforzi.
In parole povere è in una posizione più comoda al randista, e in una posizione più funzionale per maneggiare il boma in strambata, e utile per cazzare e lascare con più velocità il carrello, sia sotto raffica che in strambata.
Inoltre la trazione complessiva sul punto di scotta risulta essere quasi dimezzata che sul trasto in tuga.
Quindi la mia opinione è in sintesi la seguente:
Barca da crociera assolutamente sulla tuga ( non può esistere una barca seria senza trasto)
Barca da regata assolutamente in pozzetto a fine boma.
Aggiungo che io normalmente assumo due atteggiamenti diversi per quando sono in crociera e quando sono in regata.
In regata sono molto teso, molto attento ai particolari, sempre con adrenalina alle stelle, a volte un po' nervoso, nella piena convinzione che sono i dettagli ch ti fanno vincere o perdere. Non soporto chi fa regate stile 'pane e salame', mi pare di denigrare lo sport, mancare rispetto alla vela.
Al contrario in crociera mi piace rilassarmi con gli amici a bordo, rendere pioacevole e conviviale la navigazione.
Detesto chi in crociera gioca a fare la regata, stressando la vita a se e agli atri, con regolazioni millimetriche, ricerca assetti e altro, è patetico.