einstein
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il trasto-randa
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da maumobile
Il sistema composto da boma, albero e trasto può essere considerato come una leva (il boma) sulla quale si applica una forza (la spinta del vento) e dove il trasto fa da fulcro.
Più si riduce la distanza del trasto dall'albero più aumenta il momento generato che tende a far ruotare la barca e si riduce, nel contempo, la componente di spinta utile all'avanzamento.
Il momento ha un verso che contemporaneamente porta a orzare.
Qualche professore di fisica tra noi (forse Tiger) sicuramente potrebbe spiegarsi meglio ma spero di essere riuscito a farmi capire in modo che ci sia qualcuno (ben accetto) che mi dimostri che sbaglio.
Maurizio
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Come detto anche da Tiger, io distinguerei il centro di deriva dal centro velico; sara' la risultante dei due centri distinti a darmi l'equilibrio dell'imbarcazione alle diverse condizioni.
Premesso questo, potrebbe essere piu' comprensibile se considerassimo il tutto (albero,boma e carrello), come un momento torcente o coppia, dove l'albero e' il centro di rotazione. La formula potrebbe essere: M = d x F, dove 'd' e' la distanza del trasto dall'albero, e 'F' e' la forza applicata sulla scotta in base al vento.
Come si puo' notare se dimezziamo la 'd' e raddoppiamo la 'F', il prodotto non cambia.
Ciao e BV a tutti
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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11-01-2009 19:08 |
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