inferitura gennaker
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da tiger86
Spesso su barche in cui regato, non sulla mia, vedo rigorosamente lascare la mura ogni volta che il timoniere orza e tiene un angolo più stretto. A mio avviso non va bene in quanto se navighiamo molto orzati è bene tendere l'inferitura per spostare il grasso in avanti. Ritengo che la mura vada lascata solo quando stringo così tanto da non riuscire piu a chiudere sufficientemnte la bugna e allora lascando la mura è come chiudessi di più la vela. La mura ed eventualmente la drizza le lasco un po quando c'è poco vento.
Sbaglio?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Supponendo si stia stringendo con una intensita' di vento da non compromettere l'assetto, se laschi la mura, l'inferitura se ne andra' sottovento e, se vuoi continuare ad andare avanti,(invece che indietro), dovrai lascare anche la scotta,ma cosi' facendo, come ha rilevato anche Shein, il gen. rifiutera'.
Il gen., a differenza dello spi che e' simmetrico, e' gia' orientato con il grasso verso prua, quindi, se si vuol stringere, compatibilmente al vento, si dovra' tenere l'inferitura il piu' possibile verso la mezzeria (non sottovento). La mura, a mio avviso, va lascata, regolamento permettendo, solo alle andature piu' larghe per far volare la vela sopravvento, togliendosi in parte dall'ombra della randa.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-02-2009 02:29 da einstein.)
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