Anto, normalmente sono possibili due soluzioni:
Un vero e prorpio regolatore esterno a microprocessore:
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In questo caso il regolatore esterno sostituisce quello dell'alternatore, variando la tensione di eccitazione del rotore e consentendo quindi all'alternatore di modificare la tensione di uscita secondo i cicli proprammati per lo specifico tipo di batteria. In questo caso la carica è comune per il banco servizi e motore che sono separati da uno splitter a diodi la cui caduta di tensione viene compensata dal sensore del regolatore stesso. Non è consigliabile con questa soluzione utilizzare accumulatori con tecnologie diverse (es. AGM per motore e gel per servizi) che richiedono tensioni massime di ricarica differenti.
Inoltre qui il cablaggio è più complesso.
La seconda soluzione e quella di un ripartitore di carica attivo:
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In questo caso il ripartitore è a valle del regolatore; la batteria motore avrà il ciclo di carica standard dell'alternatore (tranne una minima caduta di tensione dovuta alla presente interna al ripartitore di un diodo), mentre il banco servizi sarà gestito dai cicli di carica programmati per la specifica batterie. In questo caso la differente tecnologia delle batterie è più gestibile.