Oceanis 411
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da kitegorico
Mah, francamente spero sia come dici tu, Kermit. Comunque è qualcosa che potrò apprezzare solo quando avrò preso un pò la mano con questa barca e probabilmente mettendo, più in là, vele nuove. In questi giorni tireremo in secco il 411 così da poter verificare le condizioni della carena (mi avvarrò dell'esperienza di un amico perito e stazzatore) e se tutto è in ordine approfitterò per farla pulire e dare l'antivegetativa. Il motore (volvo penta 55 hp) ha girato x 700 ore (il proprietario ha appena cambiato il manicotto della linea d'asse) mentre gli interni sono in condizioni eccellenti. Prima di questa barca ho visto due 393 in vendita quì a Taranto, uno del 2003 e l'altro del 2004 barche molto belle e + recenti ma il 411 con due soli piedi in + ha spazi interni decisamente più ampi
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Kitegorico, penso che con il 411 ti troverai bene. Ti dico subito che è una barca apparentemente grande ma non pesante, pur essendo 12,7 mt lunga pesa come il 393 che è più corta di 2 piedi.
Molti pensano che sia larga ma in realta è un effetto ottico, il baglio massimo è 3,95 mt quando gli attuali 40 piedi superano tutti i 4 mt. Il trucco di Finot è stato quello di restringere i passavanti e guadagnare nei volumi interni.
E' facile da condurre e tutte le manovre sono rinviate in pozzetto, sempre equilibrata e mai avuto una straorzata. La timoneria è un po pastosa ma congeniata in maniera robusta. Il timone è un intero pezzo in composito e non avrai mai infiltrazioni d'acqua tra asse è VTR, l'asse stesso è un composito laminato insieme al resto della superficie.
La manutenzione è facile e lo spessore del gelcoat è notevole, lucida come ti pare senza problemi. L'antidruciolo non è bellissimo (molto poroso). Il teak non è il massimo della qualità e dell'esecuzione e va curato molto. Io ho rifatto i comenti ed il materiale attuale (Sika) è notevolmente più aderente di quello vecchio.
Gli interni sono buoni, la mia ha anche la paglia di vienna sugli sportelli della dinette, ma questa raffinatezza è stata tolta dopo il 2000. L'impiantistica è di media qualità anche tutto è agevole da controllare e sostituire (io ho rifatto molte cose che non mi davano sicurezza).
La mia ha il 56 hp Yanmar con Jprop tripala da 19'; a motore fa i 9,3 nodi a manetta, in crociera puoi mantenere gli 8 nodi senza problemi (2600-2700 Rpm), trasferimenti veloci.
A vela va sempre bene, ma per andare forte vuole un'ottima messa a punto e tenerla molto ma molto leggera e pulita (sopra e sotto). Il triangolo di prua è molto ampio (52 mq di genoa e 31 mq di randa), il rapporto mq vela/dislocamento è superiore a molte altre barche da crociera ed anche al 393 citato. Puoi arrivare a 37 mq di randa portando la velatura complessiva a circa 90 mq, guadagni moltissimo di bolina e l'equilibrio rimane intatto.
Stringe bene il vento, ovviamente la versione performance che pesca 2 mt (la mia 1,70) ed ha il bulbo più leggero di 200 kg va meglio. Non ama il mare di prua, sotto e piatta e sbatte , ma se trovi l'angolazione giusta per le onde navighi sicuro e veloce anche con mare formato.
Per finire la manutenzione è facile e personalmente non ho mai avuto rotture di nessun genere. Controlla le tubazioni dei passascafi perchè qualche cazzata nel montaggio lo fanno; io avevo i tubi bianchi dei bagni anche sul raffreddamento motore ed in sardegna uno di questi è saltato dallo scarico.
Buon vento
|