Meno di 1 minuto fa
Sono d’accordo con l’amico Furlan sulla “singolarità” dell’intervento (ho la barca dietro Piccoletto e lì è stata restaurata, con l’aiuto dei nostri artigiani).
Era fin troppo evidente che cambiare elica è l'unica soluzione possibile, ma date le premesse lasciarlo giocare mi è sembrato più appagante (per lui!).
Non è bello dire ruvidamente alle persone che hanno fatto una fesseria, trovo più elegante fare in modo che se ne accorgano da soli e tutt’al più confermarglielo in maniera soft dopo.
Supergiovane ti chiedo scusa per la crudezza, ma prima o poi ci saremmo arrivati.
Vista l'elica ed ammesso che riesca a rimontarla come si deve, non credo che la prima cosa che ceda sia la chiavetta: alla lunga le vibrazioni date da un’elica, per come la vedo nelle foto, romperebbero prima il cavalletto.
Giusto per amore della discussione ritengo che, se ben fatta e con le tolleranze giuste, e ben realizzato l’accoppiamento, una chiavetta adattata (e solo la chiavetta e la relativa sede, lasciamo stare il cono) avrebbe un’ottima resistenza, sufficiente per le torsioni di un asse da 25e su di una barca che, essendo in giardino, non deve essere pesantissima.
Ma mi guardo bene dal dire che quello sarebbe un lavoro fatto a regola d’arte.
Personalmente se mi trovassi in una situazione simile, senza altra possibilità (per esempio nei mari del sud e con elica rotta, in una situazione alla Moitessier, tanto per intenderci), farei ciò che ho descritto e credo che durerebbe abbastanza da riportarmi a casa.
Però sulla mia barca ho fatto cose ben diverse, e dovendo cambiare in maniera duratura l’elica in condizioni e paesi normali, mi guarderei bene da realizzare simili accrocchi.
Detto tutto questo, non mi sento di affermare categoricamente ed a priori che, fatto come descritto, l’arrangiamento non duri…ho visto di peggio che funziona da anni.
Era fin troppo evidente che cambiare elica è l'unica soluzione possibile, ma date le premesse lasciarlo giocare mi è sembrato più appagante (per lui!).
Non è bello dire ruvidamente alle persone che hanno fatto una fesseria, trovo più elegante fare in modo che se ne accorgano da soli e tutt’al più confermarglielo in maniera soft dopo.
Supergiovane ti chiedo scusa per la crudezza, ma prima o poi ci saremmo arrivati.
Vista l'elica ed ammesso che riesca a rimontarla come si deve, non credo che la prima cosa che ceda sia la chiavetta: alla lunga le vibrazioni date da un’elica, per come la vedo nelle foto, romperebbero prima il cavalletto.
Giusto per amore della discussione ritengo che, se ben fatta e con le tolleranze giuste, e ben realizzato l’accoppiamento, una chiavetta adattata (e solo la chiavetta e la relativa sede, lasciamo stare il cono) avrebbe un’ottima resistenza, sufficiente per le torsioni di un asse da 25e su di una barca che, essendo in giardino, non deve essere pesantissima.
Ma mi guardo bene dal dire che quello sarebbe un lavoro fatto a regola d’arte.
Personalmente se mi trovassi in una situazione simile, senza altra possibilità (per esempio nei mari del sud e con elica rotta, in una situazione alla Moitessier, tanto per intenderci), farei ciò che ho descritto e credo che durerebbe abbastanza da riportarmi a casa.
Però sulla mia barca ho fatto cose ben diverse, e dovendo cambiare in maniera duratura l’elica in condizioni e paesi normali, mi guarderei bene da realizzare simili accrocchi.
Detto tutto questo, non mi sento di affermare categoricamente ed a priori che, fatto come descritto, l’arrangiamento non duri…ho visto di peggio che funziona da anni.