(04-01-2016 14:38)bullo Ha scritto: Allora visto che l'albero non si può lavorare come quelli di una volta con crocette ortogonali, stralletti e volanti.
Il velaio doveva dargli una concavità media che andasse bene per tutte le intensità di vento.
Vedo che la randa è grande 60 mq. e non so il genoa fiocco che sormonto abbia. tieni presente che meno sommorto ha il genoa fiocco e più le vele si comportano come a se stanti, cioè meno sormonto e meno va cazzata la randa.
Dico queste cose a uno che di aerodinamica nè sa più di me.-
Caro Bullo quando nasce un problema non esiste che uno ne sappia di aerodinamica penso che alla fine quello che conti sia l'esperienza e su questo la parola dei velai è la più importante perchè l'esperienza si fa con decine e centinaia di casi e una cosa del genere sarà sicuramente capitata tante volte.
Io credo comunque che il mio velaio abbia fatto un ottimo lavoro ma che forse sul giro d'albero qualcosa sia sfuggito, può capitare e non è la prima volta che mi capita.
Con la precedente barca (oceanis 411) feci una randa da regata e successe più o meno la stessa cosa ed anche in quel caso risolsi solo dopo che il velaio venne fuori per una prova.....troppo giro d'albero....
All'epoca kermit faceva la sua sporca figura nella sua classe e rischiai anche di vincere una Romax2 overall nell'ultimo anno dove si è avuto un meteo molto duro. Con la randa nuova non c'era verso di farla andare... Poi finalmente il velaio venne a bordo, regolò e parlò poco, si prese la randa e andammo in veleria tolse 3 cm di giro d'albero nel punto di massima freccia ritagliandola con una lunga stecca, mi ripresi la randa anche con un minimo di patema e la issai.....e la luce fu!!!
Da quel momento Kermit con quella randa vinse tantissime regate e forse ancora oggi è l'Oceanis 411 che più ha vinto di tutti i tempi....
Spero di riprovare le stesse emozioni tra qualche giorno....