(17-02-2016 21:47)civada Ha scritto: Prima della regata ci diciamo sempre di tenere poca tela ,poi però per ingordigia ci ritroviamo in quelle situazioni ; il cambio di vela (prua) improponibile . avvolgere parzialmente è troppo penalizzante. Scarrellare la randa sulla raffica ,spesso influisce sul genoa. Se possibile terzaruolare la randa . personalmente col rinvio in pozzette della manovra non si impiega più di 3 minuti (anche in due). Inoltre riduce lo sbandamento che rende orziera la barca per cui sta sul timone e quindi frena. Barche datate con genoa grande e randa piccola sopportano anche 2 mani di terzaroli e tutto genoa.
Ecco, tanto per aumentare le patatine
mentre leggevo tutte le oppppinioni pensavo agli armi del
periodo "glorioso" di gran genoa e piccole rande. Più di una volta ho visto filar via di solo genoa un manico di allora. Magari il comet è già meno estremizzato, però concordo sull'importanza in bolina di un genoa ben regolato, ricordando sempre che una barca troppo sbandata scarroccia, invita ad impiccarla e finisce col farti soffrire più del necessario. Giusti anche gli appunti sulle regolazioni, ma quell'armo è
in testa, piuttosto rigido, quindi giochi di paterazzo mi sa che non ne
riesce a fare se non in fase di centraggio prua/poppa (mi pare che ora lo chiamino regolazione del rake)
Aggiungerei che per gestire una bolina rafficata usavo la randa del tutto spianata, scotta a ferro e trasto in mano, ma su un frazionato 3/4
che è cosa un tantino diversa.