05-06-2016, 00:40
perché restare sulle batterie 
non che conosca più di qualche generalità, ma nella nostra rada hanno voluto fare un traghetto a impatto zero (o una formula analoga che va di moda oggi): autonomia di x ore, ricarica rapidissima effettuabile nei minuti di sosta in uno dei porti della rada, peso limitato, niente onda, poco consumo, eccetera eccetera
Lanciata la gara, dopo l'esame hanno fatto un traghetto propulso da motore elettrico alimentato da supercondensatori carbonio-alluminio microperforato, il tipo diceva "un grammo di carbonio trattato cosi' ha 5mila metri quadri di superficie dielettrica".
Peso molto basso, tutta la potenza che serve, ogni tot fermate si agganciano a un cavone gigante e in qualche minuto ricaricano tutto, via cosi'. Mi sembra siano in esercizio da due tre anni.
COsti non saprei, comunque costava meno che fare due traghetti a batterie e farli lavorare in alternanza, in ricarica un giorno su due. Che fortuna

non che conosca più di qualche generalità, ma nella nostra rada hanno voluto fare un traghetto a impatto zero (o una formula analoga che va di moda oggi): autonomia di x ore, ricarica rapidissima effettuabile nei minuti di sosta in uno dei porti della rada, peso limitato, niente onda, poco consumo, eccetera eccetera
Lanciata la gara, dopo l'esame hanno fatto un traghetto propulso da motore elettrico alimentato da supercondensatori carbonio-alluminio microperforato, il tipo diceva "un grammo di carbonio trattato cosi' ha 5mila metri quadri di superficie dielettrica".
Peso molto basso, tutta la potenza che serve, ogni tot fermate si agganciano a un cavone gigante e in qualche minuto ricaricano tutto, via cosi'. Mi sembra siano in esercizio da due tre anni.
COsti non saprei, comunque costava meno che fare due traghetti a batterie e farli lavorare in alternanza, in ricarica un giorno su due. Che fortuna
