ciao gianluca, provo a risponderti con una testimonianza diretta
avevo poco più di 20 anni quando nel 1991 ho perso il timone a metà percorso durante una traversata di fine agosto dalle baleari verso la costa azzurra
la terra più vicina era a 100 mg e non c'era modo di comunicare con il vhf
erano circa le 18 e di colpo la barca che navigava a 7 nodi di bolina larga va in straorza senza che riesca più a controllarla.
all'inizio non capisco, il timone è durissimo, penso al timone automatico andato in tilt, alla catena saltata, ma niente tutto funziona perfettamente
verifico sia i frenelli che la losca ma anche loro funzionano e non mi rimane che buttarmi in acqua e capire cosa succede
in acqua faccio appena in tempo a vedere sfilarsi completamentela la pala, come se le zanche avessero ceduto di colpo mentre l'asse rimane lì, un moncherino che per fortuna non lascia passare neanche una goccia
quando risalgo vedo il terrore dipindo sulla faccia del mio equipaggio, 2 ragazze ed 1 ragazzo appena maggiorenni. Sono ammutoliti, non respirano, aspettano che dica loro che non è nulla e possiamo presto ripartire....ed allora penso che non posso lasciarmi andare ad isterirmi e imprecazioni, sono la loro speranza di salvezza, devo farmi vedere forte, che non ho paura, che ho la situazione sotto controllo....
In realtà ho più paura di loro, ma cerco di comportarmi da comandante, faccio il punto nave, controllo le provviste, l'acqua i mezzi di salvataggio e solo dopo parlo:
ragazzi, abbiamo perso il timone, la barca al momento è ingovernabile, ma studierò un sistema per dirigerla. Non abbiamo nulla da temere, abbiamo cibo ed acqua per oltre 2 settimane
e se pur lontani dalla costa il mediterraneo è una pozza e appena arriveremo sotto costa chiamiamo i soccorsi con il vhf. Ora mangiamo che ho fame, poi andiamo a dormire !!!
Non so neanche io come mi sono uscite quelle parole, risolute ma dolci allo stesso tempo, ma non ci sono state domande, abbiamo tirato giù le vele, rassettato la coperta, cenato e volati in cuccetta, anche se immagino quasi nessuno abbia dormito....
La nottè è stata un vero incubo, ma alle prime luci dell'alba ero già sul ponte che armeggiavo con un'idea bizzarra. Ho collegato la varea del tangone al pulpito di poppa mentre l'altra estremità l'ho buttata in acqua con 2 cimette che ho riportato sui 2 verricelli che avevo ad astrema poppa.
In pratica avevo un grosso remo che potevo spostare di una decina di gradi a destra e sinistra secondo la bisogna.
Nel frattempo si era alzato un venticello da sud, e ho deciso di tirare su la sola randa
dopo un po' di prove ho trovato il giusto assetto, la randa tutta aperta sulla destra mi faceva girare a sinistra, ma il tangone spostato tutto a destra riequilibrava la rotta pemettendomi di avanzare (quasi) diritto
non ci potevo credere, eravamo tutti a mille, facevamo delle lunghe "esse" ma avanzavamo e non giravamo più come trottole
la rotta l'ha decisa il vento: Tolone e più il vento aumentava più andavavo diritti. Siamo stati fortunati, il vento è rimasto costante per 3 giorni, fino al nostro arrivo a St. Mandrier, dove siamo stati rimorchiati in porto.....ancora prima che chiamassimo i soccorsi. Questo l'ho capito dopo, appena messo piede a terra, vedendo la faccia dei nostri genitori che non avendo ricevuto notizie avevano allertato tutti i mezzi di soccorso, ospedali, forze dell'ordine ....dalla liguria fino a gibilterra
PS dopo aver lasciato la barca a st mandrier, sono corso in officina per costruirmi un nuovo timone da agganciare a poppa e riportarmi a mentone
successivamente avrei portato la barca ad imperia dove avevo chiesto al buon Quaranta di ricostruirlo a prova di bomba
nonostante fossi fresco di laurea in ingegneria meccanica scoprii che le forze in gioco sono mostruose e il primo tentativo fini malamente a poche miglia fuori dal porto e con magra figura rientrai in ufficio tecnico e dovetti riprogettarlo
la settimana successiva mi presentai con un pala che aveva le dimensioni di 50x50 cm e feci oltre 100 mg in 24 ore e capii che per dirigere una barca basta un fazzoletto e studiare un sistema di emergenza in caso di perdità del timone sarebbe molto utile perchè chi pensa di governare una barca di qualche tonnellata con le sole vele, farebbe meglio a cambiare sport