Riporto quando detto pari pari nell'altro thread, perchè mentre scrivevo @TestaCuore ha aperto questo thread, mi scuso a priori per il duplicato ma condivido la scelta di aprire un nuovo thread. Non sono un esperto ma solo un dilettante che ha dimestichezza con le tecnologie per professione e vuoi o non vuoi le applica anche nel ludico (la vela nel mio caso).
--- DA ALTRO THREAD:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...d438994135 ----
@rob complimenti e grazie per il tuo intervento ... chiaro e conciso neanche se mi fossi impegnato 1 giorno intero a scrivere sarei riuscito a sintetizzare tanto bene.
Il concetto che volevo esprimere comunque era altro ... barche diverse rotte diverse, tra primo ed ultimo c'erano quanto? oltre le 20 ore di differenza? ed ovvio che la rotta che andava bene per il primo diventa da valutare per l'ultimo e questo senza considerare le caratteristiche differenti della barca.
La discussione comunque è interessante e mi piacerebbe continuarla e credo che l'esperienza e la competenza di rob possano essere utili a molti. (tra parentesi ho un paio di domande ma poichè non son di carattere generale se per te non è un problema le faccio in privato).
Parto dalla fine ... i grib e programmi tipo qtvlm hanno un grosso limite a mio avviso, fan sembrare semplice cio' che semplice non è. Carico un file, metto le polari della mia barca ed opla ecco la rotta ottimale salvo poi trovarsi a raccogliere farfalle.
Viceversa le tecnologie esistono e vanno usate, pensar di essere marinaio figo ... un tempo si navigava sentendo il vento con le orecchie e non vi eran problemi ti mette in una situazione di inferiorità rispetto a chi usa le tecnologie (ovviamente bene).
L'ideale sarebbe avere un esperto meteorologo a bordo, ma correggetemi se sbaglio nelle situazioni amatoriali/semi amatoriali si fa prima a sperar di far 6 al superenalotto.
Ed allora che si fa? vado ad occhio e spero nella sorte oppure mi affido a modelli sperando nuovamente nella sorte? Bisogna trovare un compromesso tra istinto (condito con esperienza) e modelli. Io per "viaggi" relativamente brevi, diciamo 100/150 miglia, adotto la tecnica dei 15/20 minuti. Suggerisco una rotta ma se chi è al timone ne vuol far altra è libero di farla (piu' o meno) 20 minuti dopo confronto teoretico con effettivo e di concerto se ne traggono le conclusioni e il nuovo percorso da seguire. Lo so mi so espresso a azzo magari domani argomento meglio.
Nel frattempo mi piacerebbe leggere di come affrontate sotto l'aspetto della scelta del routing una lunga (regata o trasferimento poco cambia).