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Routage/routing vincente grazia all'elettronica ed ai software
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RE: Routage/routing vincente grazia all'elettronica ed ai software
(29-08-2016 05:59)crafter Ha scritto:  Da @rob, dall' altro thread:

"Ok si resta attaccati all africa. Arrivati a 25-20N circa, ci si e' arrivati per primi , piu' vicini al capo di buona speranza, fermi perche non c eh piu vento. Allo stesso tempo, chi e' restato in longitudine piu in mezzo all atlantico e' ancora molto indietro, ma vento ne ha sempre un po, va avanticchio avanticchio e sicuro 99% passa sorprendentemente davanti agli altri 'africani' che ciondolano nella bonaccia.
Per vari motivi, una cosa del genere viene carpita molto male dai grib, seguirli direttamente porta a finire dietro agli altri."


Ci sono anche le correnti, notoriamente piu' diffici da prendere in considerazione dei venti. Laggiu' c'e' la Agulhas, complicatissima, da queste parti la Gulfstream, poi le maree sottocosta.

Sarei curiosissimo per esempio di fare uno stress test di un programma di routing nel Mediterraneo: Inventarsi un percorso su e giu' a destra e sinistra che duri 2-3 giorni interamente nello stretto di Messina scegliendo un periodo di vento leggero, sarebbe interessante vedere cosa dice il programma quando si dovrebbe bolinare contro vento a 6 nodi ed una corrente di 3-4 nodi.

Smile li si apre un altro can of worms per dirla con voi anglosassoni

Ci sono vari programmi di routing che tengono in conto anche le correntii, sia quelle oceaniche (nel senso stagionalmente stabili in velocita e direzione), che quelle di marea; pero', c'e' il solito pero', due esempi

1. Da voi, corrente del golfo, mettiamo la Newport Bermuda, o dall East coast verso est. Grib danno vento da nord: perfetto gran traverso - lasco, la corrente del golfo aggiunge qualche nodo di leebowing (per info, effetto di aumentare l apparente grazie alla direzione specifica della corrente), bellissimo roba da sogno si parte.
Se vento quadranti nord fresco, all' incontrare la corrente del golfo il moto ondoso subisce una modifica tale da renderlo semi-disastroso, poi la differenza di temperatura aria acqua aumenta di un paio di gradi la velocita media ma soprattutto la rafficosita' del vento: uno parte con 20-25 nodi, si ritrova con 35 raffiche a 45-50 e un mare ripidissimo. Bene che vada la navigata piu "scomoda" della vita, con polari che non hanno niente a che vedere con quelle ipotizzate quindi tutte le isocrone a ramengo, se invece va peggio si spacca tutto o si perde la barca.
Un grib non vede *niente* di tutto cio'. Il Noaa ha\sta sviluppando prodotti specifici proprio per questi casi, che finora pero' sono lasciati all apprezzamento umano.
Leggendo i report di varie edizioni passate, spesso erano grandi discussioni di buon senso: si sposta la partenza o no? Provare a far girare un grib in quei giorni e dava regate da record.

2.Caso "micro": vento debole, si cerca di andare a grattare il nodo in piu da qualche parte. I programmi di routing cosa fanno (salvo modifiche recenti, fino a qualche tempo fa tutti :cosi), correggono il vento reale previsto con la componente "vento derivante dalla corrente" e applicano le stesse polari. Con una velocita del vento relativamente elevata rispetto a quella della corrente ok l errore e' trascurabile, se ci sono pero cinque sei nodi di vento e uno due di corrente le polari cambiano tutte (vengono ruotate e traslate, nel mio sito ho messo qualche esempio), applicare le polari tradizionali inganna il programma che quindi da' risultati (molto) non ottimali.
3. Avevo detto due ma facciamo anche il terzo esempio Smile in zone con correnti di marea, un ritardo di mezz ora puo voler dire "saltare" l apertura di un tidal gate, in sostanza se si arriva in un punto con una due ore di ritardo invece di avere tre quattro cinque sei nodi a favore se ne hanno tre quattro 5-6 contro. Se invece di essersi fatti portazre fino a li dai grib -che non sanno nche c'e' il rischio di un ritardo :che bloccherebbe tutte le isocrone da quel lato- si fosse analizzata la situazione prima, si sarebbe scelta una rotta tutta diversa, piu lunga ma che invece di far perdere sei ore a fare surplace sul gate ci avrebbe comunque faztto proseguire e guadagnare strada verso l arrivo. Se il rischio di ritardo e' elevato, nessuno sano di mente mette su un piatto della bilancia qualche ora di surplace immobile cercando di :passare stretti ma non riuscendoci, e sull altro allungare aggiungendo una due ore al tempo minimo del routage ma passando diritti.


bv
29-08-2016 16:07
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RE: Routage/routing vincente grazia all'elettronica ed ai software - rob - 29-08-2016 16:07

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