Un alternatore standard non modificato (intendo avente il suo regolatore originale) e' regolato solo in tensione ossia fornisce corrente finche' viene raggiunta la sua tensione massima impostata sul regolatore che e' di norma la tensione di "floating" (di mantenimento) di una tipica batteria al piombo, tale tensione solitamente ha un valore (secondo l'opinione del progettista di quell'alternatore) che sta fra 13,8V (raramente anche 13,5 su vecchi tipi) e 14,1V (raramente anche 14,5 su alcuni alternatori per auto giapponesi).
Non c'e' quindi una "curva di erogazione" su cui fare conto, semplicemente raggiunti i giri in cui puo' erogare la tensione prevista (indicati dallo spegnimento della lampadina) fornisce quello che la batteria e' in grado di assorbire in quelle condizioni e niente di piu', aumentare il numero di giri serve a poco (direi niente). La verifica di quanto detto la si fa con un semplice tester misurando la tensione della batteria (senza utilizzatori accesi) dove si notera' che una volta raggiunta una certa tensione questa praticamente non aumenta piu'. In tali condizioni la ricarica avviene regolarmente ma in tempi molto lunghi se si vuole ridurli e' necessario sostituire il regolatore dell'alternatore con un regolatore "intelligente" o (non volendo toccare l'alternatore) utilizzare un "post regolatore" tipo l'Alternator to Battery Charger della Sterling
http://sterling-power.com/products/alter...up-to-130a tanto per citarne uno che va per la maggiore.