IanSolo
Vecio AdV
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RE: Ricarica in rada a motore
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Ma non si dovrebbe anche considerare quante A possono assorbire le batterie in ricarica?
È inutile raggiungere la massima erogazione di corrente dall'alternatore se poi le batterie non riescono a "bersela" tutta.
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E' infatti una delle cose piu' importanti da considerare, una batteria ha una sua "resistenza interna" che le impedisce di sfruttare tutta la corrente disponibile poiche' si raggiunge quindi presto il limite di tensione dato dal regolatore dopodiche' anche diisporre di un generatore capace di correnti piu' alte non da' vantaggio. La differenza fra un alternatore "nautico" e uno "automobilistico" sta solo nella sezione dei fili degli avvolgimenti e nella superficie del dissipatore termico dei diodi, cio' consente di recuperare un po' piu' rapidamente (erogando piu' corrente anche a piu' bassi regimi grazie ad una minore resistenza) una scarica profonda ma ben poco puo' fare, per i motivi detti, nel caso di batterie poco scaricate.
Per avere una ricarica rapida (intendo normalmente rapida ovvero eseguita con le giuste correnti) e' necessario un regolatore ben diverso da quello montato di serie: serve un dispositivo capace di regolare la tensione secondo le necessita' della ricarica (in pratica di eseguire il noto ciclo a tre stadi) e non sto' per nulla parlando dei "boosters" che servono a spremere il massimo rischiando di danneggiare sia alternatore che batterie.
Ben venga il corretto suggerimento di eseguire misure con pinza amperometrica cosi' ci si potra' facilmente rendere conto di quale sia il comportamento da tenere.
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01-09-2016 23:05 |
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