Appena presa la barca, alla prima crociera sono andato subito in crisi:
Montava un alternatore automobilistico con regolatore interno, un separatore a diodi, due batterie 110 Ah da avviamento, una per i servizi ed una per l'avviamento, un assetto classico automobilistico e altamente inefficiente in mare.
Appena avviato il motore, ad alto regime, caricava 30 A ma subito dopo interveniva il regolatore interno e passava a 5 A perché il separatore perdeva 0,8 V e quindi faceva credere al regolatore di essere alla soglia di commutazione di 13,6 v quando la batteria era a soli12,8 V; morale anche dopo una lunga smotorata le batterie non erano ben cariche.
Dopo la prima crociera ho subito modificato il tutto ed ora ho questo assetto:
-Alternatore di potenza Ample Power da 120 A con eccitazione indiretta
-Regolatore elettronico Next Step
-Due batterie Gel da trazione 6 V in serie da 270 Ah per i servizi, una normale da avviamento 110 Ah per il motore
-Buttato il separatore a diodi, il regolatore mette in parallelo la batteria motore quando quella dei servizi supera 13,6 V e toglie a 13,3 V.
-La puleggia motore è minima (rapporto 2,2) per massimizzare la carica anche a bassi giri, la cinghia è a tasselli per piccoli avvolgimenti ed ho allungato il tendicinghia per allontanare al massimo l'alternatore e migliorare la presa della cinghia (la cinghia normale slittava per la potenza richiesta).
Con questo assetto non mi attacco in banchina che quando sono fermo per più giorni, non devo pensare a nulla ed anche dopo una giornata con frigo strumenti, radio ed autopilota acceso basta il tempo per calare le vele e riassettare entrando in porto o rada a ricaricare le batterie.
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