(07-09-2016 12:15)Frappettini Ha scritto: la grossa differenza che c'è tra la propusione elettrica applicata ai mezzi terrestri (dal camion alla bicicletta passando per auto e moto) e mezzi nautici, risiede nel fatto che mentre i primo quando frenano, sono in discesa o comunque in situazioni di "rilascio" dell' accelleratore i motori elettrici vengono trascinati dalle ruote e si traformano in alternatori in grado di ricaricare un po' le batterie, in mare il rilascio non esiste: abbiamo sempre una "manetta" aperta, un motore che ciuccia corrente da delle batterie che, per garantire una decente autonomia, dovranno essere molte ( e costose)
di seuti il link all' articolo del Secolo XIX
http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2016...llio.shtml
Uh ah ma di che stiam parlando?
Il link che metti parla di una barca con motore elettrico, prima in italia ????? cioe' fatta tutta con componenti italiani ????
No perchè io almeno altro lo sapevo e non è proprio un progetto di oggi:
http://www.vismaramarine.it/it/yacht/brusafer/
Poi sta cosa del rilascio ... ummmm
Tutti i motori elettrici marini che ho visto hanno la funzione "racarica" ovvero si comportano da alternatori. La differenza è che nelle auto è automatizzata (poichè accelerazione e frenate continue son normali per quei mezzi) mentre nelle barche devi premere apposito tasto. Se metti in "folle" il motore è disconnesso, non ricarica e non consuma.
La funzione ricarica invece non mi risulta essere presente nei fouribordo da tender anche perchè a mio avviso sarebbe un'inutile complicazione del sistema.
Il senso di ricaricare le batterie a vela? chiedilo a tutti quelli che montano idrogeneratori ... sacrificare mezzo nodo o poco piu' per aver l'energia che ti serve (non per la propulsione tranne casi eccezionali) senza far ricorso al generatore diesel magari per molti è un sacrificio accettabile.
Bhu avro' capito male il tuo intervento perchè io non vedo dove sta il problema che tu evidenzi semplicemente perchè generare in rilascio per una barca non ha proprio senso. Il motore è in presa diretta con l'elica finchè gira in folle è staccato, sulle barche non esiste "rilascio" ... se proprio vuoi metti in folle ed attivi la funzione ricarica e recuperi l'energia dell'abbrivio (una frazione infinitesimale in realta') per quel che ne puo' valere.
EDIT: Nessuna risorsa esterna, da tuo successivo intervento, è lo stesso motore che fa da alternatore con la funzione "ricarica" ... in pratica hai un idrogeneratore (seppur con prestazioni leggermente inferiori a quelli specifici per via dell'elica) a gratisse.