07-09-2016, 19:55
una situazione del tipo di andare controvento e mare l'ho avuta nel risalire lo stretto di messina nel . da zacinto e avevamo gia un po di giorni di mare sulla groppa arrivo a imboccare lo stretto veso le 9.30 di mattina con calma piatta, un delfinone nero e solitario ci scorta a DX..., come ci avviciniamo alla costa inizia a soffiare da nord dritto sul muso e mare corto e ripido come muri, fino a più di trenta nodi,fino alle 16 abbiamo cercato di risalire almeno fino a reggio ma nulla da fare motore, motore piu randa terzarolata, solo randa, solo olimpico, olimpico e motore, olimpico e randa terzarolata la massimo ..... la barca di allora era un jod 35 con unyanmar da 20cv, non riusciva a vincere la spinta delle onde essendo barca leggera con carena molto piatta e larga verso poppa , alla prima presa male la barca si inchiodava e abbatteva la . 16,00 siamo usciti dal tunnell e prua a sud ci siamo fermati due notti a riposto, e giu di briosche ripiene di granite.
Il direttore del porto ci ha consigliato di partire prima delle cinque di mattina, alle 8.30 avevamo lo stretto di poppa. non credo che la tormentina ci avrebbe aiutato magari una barca più pesante con un motore più potente si. oppure una conoscenza profonda dello stretto e delle sue correnti e orari...
Il direttore del porto ci ha consigliato di partire prima delle cinque di mattina, alle 8.30 avevamo lo stretto di poppa. non credo che la tormentina ci avrebbe aiutato magari una barca più pesante con un motore più potente si. oppure una conoscenza profonda dello stretto e delle sue correnti e orari...
LA TERRA la madre terra.. non ci sopporta . la nostra economia funziona solo sulla crescita continua siamo un treno lanciato verso il binario morto
