RE: Carico sulla catena dell'ancora
Bentrovato, Mario.
Tradizionalmente in questo forum le discussioni sugli ancoraggi le trovi nella sezione "lavori a bordo", e non in questa sezione che tu hai giustamente scelto in quanto parrebbe più adatta.
Non so dirti perchè, ormai è così, come quegli oggetti che in casa o in barca hanno deciso di stare in un cassetto un po' improprio dove però stanno, e noi siamo sicuri di trovarceli.
Ti consiglio quindi di andare a vedere le discussioni (qualcuna anche aggiornata molto recentemente) presenti in quella sezione.
Un'altra discussione recente che dovrebbe iluminarti su cosa provoca i picchi delle massime sollecitazioni sulla linea di ancoraggio, quei picchi che fanno spedare l' ancora e mettono a repentaglio la tenuta meccanica del calumo (ti ancicipo che li provoca la instabilità, lo zigzagare della barca, e non la pressione del vento, anche se è da questa che origina tutto) la trovi invece, bizzarramente, in "sail rigging e racing", e la trovi con un titolo che ha a che fare con i sonni tranquilli in rada.
Sommariamente riguardo ai tuoi dubbi penso che bisogna vedere come si comporta la tua barca rispetto allo zigzagare. Se zigzaga parecchio, essendo l' Arpege una barca abbastanza pesante, sulla catena si possono scaricare picchi di trazione paragonabili al carico di lavoro, o magari superiori. Ma questo dipende dalle condizioni che troverai, che a loro volta dipendono dall' uso che fai della barca.
L' idea di Bornfree che in ogni caso hai il carico di rottura che ti salva è censurabile. Potrebbe essere un'idea valida se tu dovessi restare all' ancora in condizioni dure solo per un paio d' ore, e poi più per tutta la vita della catena.
Ma in realtà la catena nella sua lunga vita subisce migliaia di cicli di sollecitazione. Se molti di questi superano il carico di lavoro dichiarato, non hai garanzie di non avere superato il limite oltre il quale la catena effettivamente si snerva. E poi un bel giorno ti cede, magari su una sollecitazione meno forte di altre superate indenni in passato.
Qualunque attrezzatura sia progettata per usi ripetuti, va valutata in base al suo carico di lavoro e non al suo carico di rottura.
Con questo non ti voglio dire che la catena da 6 non sia sufficiente (anche se a me pare piccola), perchè questa valutazione dipende dalle condizioni massime che ripetutamente troverai, voglio solo dire che tali condizioni devi confrontarle col carico di lavoro
Poi, la grado 70 nautica da 6 mm. come detto molte volte sul forum, non esiste, non è in commercio, perlomeno da noi non si trova. Se qualcuno avesse trovato chi la fa lo segnali in modo documentato.
Invece si trova la grado 30 o 40 da 7 mm, calibrata da verricelli, e mi sembra che si trovino anche i relativi barbotin per alcune marche di salpa.
La 7 ha carichi che sono 49/36 rispetto ai carichi della 6, e potrebbero essere giusti per te, intermedi con quelli 64/36 della 8 se la 8 ti sembrasse troppo abbondante.
La prova citata puzza di approssimativo lontano un miglio. Tremenda.
Comunque, ti esorto di nuovo ad andare a vedere un po' di discussioni dove ti ho suggerito di cercare. Dentro ci troverai come sempre suggerimenti assurdi ed altri più sensati, e non sempre sarà facile discriminare gli uni dagli altri, ma con un po' di riflessioni autonome probabilmente ci riuscirai.
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