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Quella volta che...la barca si coricò
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Tatone Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(04-10-2016 10:49)bullo Ha scritto:  Quello che è capitato a Fabio è più unico che raro in tanti anni non ho mai visto una raffica, solo una, e poi più nulla.
Sotto Barcola a Trieste con la bora all'inizio ci possono essere raffiche fino a 50 nodi qualche secondo e poi piatta, così in tanti posti della Dalmazia sotto qualche monte raffiche e poi calma, questo con vento al largo 30/40 nodi, si pensa di stare sottovento riparati ed invece le raffiche più forti sono propio li.
Fabio secondo me è come se tu camminando per la strada ti fosse caduta una pietra in testa, per stenderti in quel modo che dici non hai visto l'acqua che volava polverizzata?
Misteeeeeri?
Scusate la mia maleducazione.-
Ma sì, come sempre il saggio Bullo indica la luce.
Conosco benissimo quella zona, tra Macari e Capo San Vito, ci navigo frequentemente un po' in tutte le stagioni, escluso solo l'inverno. Lì la costa è altissima e arriva con vari strapiombi sul mare, parliamo tra l'altro dell'estremità di un'isola grande come la Sicilia, con i tipici effetti di estremità, salti di vento e raffiche improvvise. Tra l'altro, sotto costa le raffiche arrivano effettivamente dall'alto come nei laghi e non sono facili da leggere perché non "scrivono" sull'acqua se non in spazi brevi. Inoltre, non è rarissimo trovare anche qualche zona in cui il vento sulla superficie del mare è "di ritorno", va cioè in direzione opposta a quello che si trova a quote più alte e al largo. Quest'ultimo fenomeno è ancora più evidente sotto la costa dello Zingaro, opposta a quella di cui stiamo parlando, tra San Vito e Castellammare per intenderci. Il fenomeno può essere molto ingannevole, uno va con pochissimo vento "di ritorno" quando improvvisamente si fa strada una raffica del vento dominante che scende dall'alto e colpisce la barca anche a 180 gradi rispetto alla sua andatura. C'è da dire che in queste circostanze la calma piatta è comunque solo sotto costa, basta andare a 1 o 2 miglia dalla stessa per trovare il vento dominante, solitamente abbastanza intenso, in quelle zone facilmente anche 25 o 30 nodi.
Visto che stai "studiando" ancora vela, quello che si impara è che navigando sottocosta in presenza di coste molto alte ci sono fenomeni che alterano anche di molto i venti. Ma le condizioni di queste alterazioni sono in realtà molto prevedibili, basta guardare al largo e capire che vento c'è, per sapere che presto o tardi una raffica maligna da quella direzione potrebbe arrivare anche sottocosta. E comunque, è sempre buona regola "stare in campana" sotto una costa ripida e all'estremità di un'isola, istruendo l'equipaggio a manovrare in fretta per evitare sorprese. E in realtà, non è niente di drammatico, pericoli veri non ce ne sono a parte quello di rovesciare un po' di suppellettili e bottiglie non ancorate, se si fa un po' di attenzione e si lascano le vele per tempo non succede nulla...
04-10-2016 13:57
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RE: Quella volta che...la barca si coricò - Tatone - 04-10-2016 13:57

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