(19-04-2017 18:31)orteip Ha scritto: (19-04-2017 11:36)timeout Ha scritto: I motivi per cui un motore si spegne o esaurisce la sua funzione possono essere molteplici ed è riduttivo pensare alla sola morchia, mi viene in mente:
- rete attorno all'elica
- rottura del filo dell' invertitore
- rottura del filo dell'accelleratore
- bolla d'aria causa rollio
Aggiungerei il tempo per comprendere cosa è successo e nel frattempo sono a scogli quindi a prescindere che tutti noi siamo bravi a mantenere in perfetto stato le nostre attrezzature, è importante conoscere sempre il piano B o addirittura C e via dicendo.
La cautela aumenta se il mare e il vento non sono favorevoli e quindi provare una volta un emergenza in mare sopratutto se con famiglia affinché tutti siano all'altezza di saper cosa fare, anche solo togliersi dai piedi per vomitare è una buona soluzione piuttosto che gridare o altro.
Non tutti siamo uguali e non tutti sono predisposti ad avere mente lucida quando serve e questo è lo spirito della discussione.
Vi siete mai chiesti come mai nonostante sappiamo a memoria le procedure di sicurezza che gli hostess in aereo ricordano prima della partenza, continuano a farcele vedere? Eccesso di zelo?
BV
Timeout,
per quanto riguarda la mia esperienza, salvo quietare e rasserenare gli animi con dei paliativi tipo lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per sfuggire alla realtà, non c'è piano B, C, D che regga.
Se parliamo di mare piatto e vento quasi assente, vale benissimo quanto tu stesso hai sostenuto ad inizio discussione ma se ci sono 40 nodi di vento e ti trovi sull'imboccatura di un porto con poco spazio di manovra, con basso fondale che fa aumentare e frangere le onde, a mio avviso non c'è vela o ancora che tenga.
Meglio stare fuori e se proprio devi entrare, meglio pregare che il motore non ti molli e soprattutto che riesca a spingere la barca.
Ma questo però è soltanto la mia opinione personale e tale resta.
Partendo da questi principi io farei così:
1) dopo aver visto le previsioni, non mollo gli ormeggi
2) le previsioni erano sbagliate e mi becco 40 nodi di vento in Adriatico dove la costa italiana non ha molti rifugi sicuri per gli atterraggi, avendo già vissuto il mare con questa intensità del vento, la mia prua è diretta al largo.
3) se al largo mi si spegne il motore e mi si strappano le vele, attendo i soccorsi dando a questi ultimi più margini di successo.
Ma il titolo della discussione verte sul suggerimento di cosa sia meglio fare e aggiungo anche a seguito delle proprie esperienze vissute.
Personalmente le ho raccontate in un altro post e ho scritto al messaggio n. 1 le prime operazioni che consiglierei fare.
BV