(03-06-2017 23:14)IanSolo Ha scritto: Cominciamo con una considerazione basilare: qui stiamo parlando di corrente continua quindi tutti i problemi di sincronizzazione dell'erogazione di energia da parte di centrali elettriche che qualcuno ha citato non hanno alcuna ragione di essere nemmeno menzionati.
Il problema posto e' quale tipo di interferenza puo' esserci fra due o piu' sorgenti di corrente che alimentano un unico utilizzatore ?
La risposta e' banale: ogni generatore contribuira' secondo le sue capacita' e i suoi limiti a fornire corrente all'utilizzatore finche' qualche dispositivo lo fermera' al livello di intervento per esso impostato.
Nel caso di piu' caricabatterie (un regolatore di carica per celle solari e' di fatto un caricabatterie) in parallelo semplicemente cessera' la sua erogazione prima quello con la tensione limite piu' bassa (per quanto ben tarati i caricatori presentano sempre delle sia pur piccole differenze) mentre quello con tensione limite piu' alta continuera' ad erogare regolarmente fino a raggiungere il suo proprio livello.
Questo non costituisce problema alcuno in quanto il ciclo di ricarica si e' svolto a piena corrente fino al primo piu' basso limite e poi e' continuato ancora un poco a corrente piu' bassa fino al secondo un po' piu' alto limite ma essendo minima la differenza fra i due detti limiti praticamente e' come se i due processi terminassero assieme e NON c'e' alcun sovraccarico in quanto ognuno degli apparecchi opera nei limiti del suo progetto (non puo' fare altrimenti) e in queste condizioni non puo' subire danno (parliamo di apparati correttamente realizzati ovviamente).
Vediamo ora il caso di un singolo caricatore: molto spesso (sempre quando si tratta di forti correnti) lo stadio d'uscita e' realizzato ponendo in parallelo piu' transistori ciascuno dei quali manipola solo una parte della corrente richiesta che e' erogata dal contributo di tutti i dispositivi posti in parallelo. Poiche' le caratteristiche dei transistori sono soggette a tolleranze il comportamento di ciascun dispositivo sara' diverso e il progettista avra' previsto un circuito di limitazione per ciascuno di essi onde evitarne il danneggiamento, ne consegue che ciascun transistore si comportera' esattamente come un generatire autonomo la cui uscita e' posta in parallelo ad altri analoghi generatori con caratteristiche lievemente diverse.
In conclusione le due configurazioni portano allo stesso risultato finale senza particolari problemi in quanto elettricamente simili sia quando separati in piu' diversi apparecchi sia quando facenti parte di uno stesso unico apparecchio.
Quanto detto e' ovviamente vero per apparecchi con analoga destinazione d'impiego.
Unica attenzione va posta nel collegare gli apparecchi in parallelo con cavi di sezione adeguata alla corrente che vi deve scorrere considerata la loro lunghezza (ma questo lo ha detto anche un costruttore progettista di tali oggetti).
Esattamente quello che intendevo
Ho citato la messa in parallelo/rete delle centrali elettriche per evidenziare che tirare in ballo problemi d'interferenza tra le diverse fonti ci energia in barca sono solo seghe mentali