(12-06-2017 10:09)Temasek Ha scritto: Da noi (costa est Sicilia), il vento di terra si ha col Maestrale e non è una brezza termica.
Considerazioni:
Il vento spira forte dalla costa bassa e rafficato dalla foce dei fiumi.
In presenza di rilievi, come dice Bullo, vento turbolento di direzione variabile con possibili zone di calma.
Il vento scrive sull'acqua e ti avvisa,--Tieniti pronto che sto per legnarti!--.
La raffica si apre a ventaglio sull'acqua, quindi a seconda di dove vi colpisce, avrete scarso, giusto, buono.
Se arriva da prua è sicuramente scarso, se arriva oltre i 45° è giusto o buono.
Se molto turbolento, nel dubbio, un po' prima della raffica, esponevo il traverso, in modo di evitare di inchiodarci con la prua al vento ed avere la possibilità di orzare per risalire nel vento.
Tieni presente che sotto costa, il mare è più piatto, quindi si può andare più veloci, ma in caso di vento rafficato, si dovrà saltare da una raffica all'altra, (le foci dei fiumi), passando attraverso delle zone di calma. (Colline montagne scogliere).
E' ovvio che non è solo il timoniere a gestire la barca, ma anche i due tailers a regolare le vele.

Hai dato tutti gli elementi chiari e sintetici, validi per ogni costa simile.
Ora il problema è capire guardando la costa prima e l'acqua poi se
ti sta arrivando il rafficone o lo scarsone. Fino alla fine dei giochi non
potrai sapere se una scelta pagherà più dell'altra, sono troppe le variabili imprevedibili. Solo una lunga frequenza del tratto di mare fa conoscere i punti critici o favorevoli secondo le condimeteo.