RE: Posizione scarico motore
La saracinesca sullo scarico del motore, o ci si mette una valvola automatica, normalmente chiusa che si apra all'inserimento della chiave motore, o prima o poi la si lascia chiusa e succede casino. Occhio, però, una valvola automatica del 60 (minimo di uno scarico) pesa qualcosa come una decina di chili e costa come un'automobile.
Quindi nessuno la mette. Se mai una valvola a flap, come quelle di certi motoscafi (catalogo Vetus), ma quelle servono solo per evitare il riflusso quando decelerando di colpo l'onda di poppa sbatte sullo specchio, succede solo ai motoscafi veloci, e comunque quelle valvole non tengono i piccoli flussi perché non hanno la forza di farle chiudere.
Il collo d'oca serve, e anche ben alto, perché non è detto che il riser sia sempre sopra il galleggiamento, e serve anche ad evitare un eventuale, ma rarissimo, effetto sifone in ingresso.
La salsedine nel tubo di scarico la si può trovare perché di lì ci passa acqua di mare e tracce sono normalissime.
Tutta la capacità teorica del tubo di scarico (tutto il suo contenuto di acqua), aumentata del 50 % circa, deve essere la capacità residua della marmitta, così il reflusso di acqua che si ha spegnendo il motore resta lì e non c'è pericolo che torni al riser.
Il tubo di scarico deve essere il più corto possibile per non soffocare con eccessiva contropressione l'espulsione dei fumi, che devono già spingere fuori l'acqua di raffreddamento dei fumi stessi.
Ovunque sia il foro discarico ci sarà sempre un'andatura nella quale i fumi vengono in pozzetto.
In un impianto ben fatto (doppie fascette contrarie, ben strette e controllate ogni tanto, sovrapposizioni generose nelle giunte, fascette di fissaggio del tubo dove servono, eccetera) il tubo non si stacca mai, tutt'al più si può rompere ma è un evento rarissimo e non si spacca mai di colpo: prima si fessura e piscia e poi fa fumo in giro per parecchio tempo prima di rompersi. Se a quel punto uno non se ne è accorto, facile che muoia prima per intossicazione da monossido che per affondamento.
L'unico vero pericolo è che se per qualche motivo non passa più acqua dal riser, i fumi di scarico non sono più raffreddati, la temperatura si alza fino a produrre la combustione del tubo che quindi s'incendia, a quel punto se entrasse acqua sarebbe anche meglio, ma l'affondamento non sarà il problema primario.
A motore in moto, qualunque sia lo sbandamento acqua non ne può entrare; se lo sbandamento supera i 25/30 ° (ogni motore ha il suo sbandamento limite ed è scritto sul libretto), certo si gripperà il motore perché il pescante della pompa dell'olio resta scoperto. Dice: ma da un bordo sì e da uno no, vero ma dal bordo no l'olio lambisce i pistoni e succedono altri casini.
A motore spento, nella marmitta resta più della capacità del tubo, quindi la naturale contropressione della colonna d'acqua non permette al mare di entrare anche a barca molto sbandata. C'è da aggiungere che se la barca ha un minimo di velocità, il flusso di acqua sullo scafo tenderà sempre a svuotare il tubo e non a riempirlo (vedi le valvole di svuotamento automatico sugli specchi di derive e gommoni).
Mettere il foro di scarico sotto il galleggiamento non è una buona idea, non tanto per fantasiosi pericoli di affondamento, ma perché si finisce per soffocare lo scarico del motore, che è progettato per sfiatare in aria libera e non come quello dei fuoribordo.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-06-2017 23:20 da dapnia.)
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