(11-07-2017 16:19)IanSolo Ha scritto: (11-07-2017 15:03)ste.fano Ha scritto: La chimica c'è, è la normale pasta disossidante per saldature, basta metterla abbondante e scaldare con saldatore o fiamma o pistola termica. Anche gli stagnini che saldano il rame fanno così, prima disossidano poi saldano.
La normale pasta disossidante per elettronica e' "colofonia" o altri prodotti organici simili, quella che usano gli stagnini e' una mistura gelificata di cloruro di zinco e acido cloridrico (in piccola percentuale). La prima non disossida a sufficienza poiche' e' studiata solo per impedire l'ossidazione durante la saldatura di parti gia' abbastanza pulite, la seconda disossida in quanto corrosiva ma e' difficile da asportare e la sua azione si protrae nel tempo anche dopo la saldatura, la procedura che ho indicato permette, se fatta con cura, di asportare ogni residuo corrosivo e di effettuare una buona saldatura con stagno "preparato" (quello con gia' la pasta antiossidante al suo interno) per elettronica che e' protettivo nei confronti della corrosione (la pasta non e' acida).
Allora forse la "Pasta salda" di una volta era diversa, ricordo che quando mi insegnarono le prime saldature elettroniche (si usava spesso rame e componenti di recupero quindi anche ossidati) era prassi anche allora prima disossidare poi saldare. Ti parlo degli anni 70 ed esisteva anche lo stagno senza anima disossidante, quindi era indispendabile in alcuni casi questo procedimento.